Damiano De Tommaso è il più giovane imperatore di Roma Capitale dell’era ERC, un successo che lo ha visto sudare le proverbiali sette camicie non soltanto per il caldo asfissiante, ma per la velocità espressa e la capacità di non mollare mai la scia di un Crugnola XXL, ed ottimo amministratore del vantaggio accumulato nelle ultime stage.
Semplicemente superlativo il successo ottenuto da Damiano De Tommaso e Giorgia Ascalone sulle strade del Roma Capitale, il varesino è andato a bissare il successo tricolore ottenuto al Targa Florio, ma soprattutto è riuscito a riprendersi in tempo zero dallo scivolone albese. Quella toccata nella power stage iniziale che aveva finito con il condizionare il suo passo sino al traguardo finale di Alba. A Roma è stato perfetto e velocissimo sino dai primi chilometri, e con due begli scratch aveva messo tra se e Crugnola una manciata di secondi, ma soprattutto ha fatto esplodere il plotoncino dei protagonisti dell’europeo. Quando a cavallo tra le due tappe Crugnola ha dato tre trainate fortissime e si è ripreso la testa della gara, Daminano ha resistito alla tentazione di rispondere alla Citroen C3 e con un passo veloce si è limitato a incollarsi agli scarichi del rivale. Scelta che lo premia sui trentadue chilometri della Subiaco, l’acceleratore della C3 fa le bizze e De Tommaso piazza lo scratch che chiude il match. Da quel momento accorcia il passo di quel tanto che basta per amministrare con parsimonia la ventina di secondi che ha di vantaggio su Campedelli, e sulla replica della lunga dimostra di avere un controllo del passo eccezionale per un ragazzo di ventisei anni e cede appena una manciata di secondi a Campedelli e finisce la sua gara in marcatura del pilota Romagnolo. Simone conclude la gara al secondo posto a 10”.4 dal leader e molla una ventina di secondi scarsi al terzo della generale, un Bonato che riesce a saltare negli ultimi metri Llarena dopo che per una tappa e mezza si sono sfidati sul filo dei decimi, ed il loro distacco non ha mai superato i tre secondi. A chiudere la top five un super Crugnola che finisce ad un primo e dieci secondi dalla testa, dopo avere perso un minuto e mezzo nelle due speciali che l’acceleratore ha cominciato a fare le bizze. Un risultato che gli permette di salvare un buon bottino di punti campionato, a differenza di Basso e Andolfi che vanno al tappeto nella stessa curva, Basso butta giù un palo e deve arrendersi per i danni riportati, mentre Fabio resta con due ruote in strada ma tira una spanciata fortissima contro un pietrone e rompe la coppa.