UN COLPO SOLO

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In Finlandia Jari Huttunen debutterà nel WRC al volante di una rally1, più che una promozione oppure un test di esame, si tratta della solita vettura a nolo per cui Jari sa di avere a disposizione un colpo solo per riuscire a mettersi in evidenza e dimostrare di essere pronto per il salto di classe.

Da quando nel mondiale si è fatto un netto salto di categoria a livello prestazionale passando alle WRC Plus, oggi evolute in Rally1 differenti ma sempre ad alta prestazione, lo spazio per i giovani debuttanti si è ridotto ai minimi termini. Gli unici due ad avere l’opportunità di una stagione intera, o giù di lì sono stati Kalle Rovanpera e Oliver Solberg i due baby talenti. Fatta eccezione per Takamoto Katsuta che è una parentesi a parte, voluta o meglio imposta da Toyota, gli unici ad avere una chance a noleggio sono stati il venticinquenne Loubet e il trentenne Nil Solans. Per il resto a pagamento o meno non sono state concesse delle chance alle ambizioni dei giovani, quindi anche se per avere il sedile è servita la valigia nel caso di Jari, non esistono parole come: fare esperienza, imparare, crescere. Quelle che sicuramente non mancherà di pronunciare Milliner, interessato più che alle doti del finlandese a qualche misero euro da aggiungere nel salvadanaio. Viste le difficoltà a mettere assieme il budget, Huttunen nel caricatore ha un colpo solo, ed anche se è come occasione è meno del minimo sindacale, a ventotto anni ha la solidità mentale per potere giocarsela. Nel 2019 Jari ha disputato il Riihimaki e il Pohjanmaa, due round del campionato finlandese, collezionando un secondo posto 12” dietro alla Yaris plus di Katsuta, vincendo il secondo a mani basse contro le rally2. Due gare, per un totale di duecento venti chilometri circa al volante della Hyundai i20 Coupé plus, che non è propriamente una Rally1, ma dovrà farseli bastare e puntare molto in alto. Allora l’obbiettivo era mostrare il potenziale e fare danni in una gara del finlandese non era certo il massimo, ma giocarsela a decimi con Takamoto e vincere il round successivo non è bastato a convincere Adamo che stava pensando al Finlandia. Ed ha finito per optare su un Breen che sulle plus ci aveva corso per due stagioni (al volante della C3 di casa Citroen). Portare a casa la macchina in certe circostanze è una necessità, ma ci sono dei momenti dove bisogna sapere andare oltre e rischiare, perché la teoria è bella quando si hanno le spalle coperte, ed a volte non basta nemmeno come nel caso di Suninen.

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