Dopo lunga ed estenuante ricerca l’ERC è riuscito a riempire il suo ultimo slot, una ricerca lunga e fallimentare visto che alla fine il WRC Promoter per cercare di salvare capra e cavoli, ovvero calendario e i suoi impegni streaming senza andare a fare un buco economico.
Dopo gli ultimi tentativi miseramente falliti in Francia e Germania di riuscire a inglobare una candidatura in grado di coprire le richieste economiche del Promotore, la scelta di andare ad inglobare l’ultimo round dell’europeo nel Catalunya lascia molto più che perplessi. Presentato come il connubio dell’anno, un’occasione unica per mettere a confronto i protagonisti della serie continentale con quelli del WRC2, sia pure a distanza la realtà ci sembra molto distante dal racconto del promotore. E’ evidente che tutta la logistica per il pacchetto streaming, ed i costi di broadcast verranno riversati interamente sulla gara WRC, consentendo al promotore di mantenere il suo impegno con lo streaming con un incremento minimo su una spesa già prevista. A questo punto però tanti sono i punti interrogativi a cominciare dal calendario ERC 2023, perché non essere riusciti a sostituire una sola gara la dice lunga sulle difficoltà a cui andranno incontro Fia e Promoter. Per il resto siamo curiosi di riuscire a capire come impedire ad un WRC in grado di fagocitare anche le sue serie support, come riuscirà a garantire un minimo ritorno mediatico alla serie continentale. Oltre a conciliare i tempi televisivi della gara e a mettere in evidenza i gommisti principali partner dell’ERC, che nel WRC2 e 3 fanno a pugni con il regime di monogomma.