Con l’avvento delle WRC Plus anche in Finlandia hanno cominciato a comparire qua e là gli antitaglio, elementi che oggi si sono moltiplicati, obbiettivo la salvaguardia delle strade ed oggi oramai la gara è diventata una sorta di zona protetta, la dimostrazione di quanto la ricerca delle prestazione di auto e gomme abbia stravolto la specialità.
Sull’asfalto il tema antitaglio lo abbiamo già affrontato in numerose circostanze, ed è sempre risultato estremamente divisivo tra chi sostiene debba essere tutto lasciato come una volta e chi di correre su delle strade asfaltate completamente inghiaiate e sporche non ne ha nessuna voglia. Ma la storiella di lasciare tutto come una volta, quando di mezzo ci sono delle gare sterrate come il Finlandia, fatica ad essere credibile perché la viabilità di quelle strade era importante ieri come oggi. A inizio anni 2000 non c’era la necessità di ricorrere agli antitaglio per salvaguardare strada e carreggiata, eppure al via tra una quarantina di WRC e gruppi A (4WD), ed altrettanti gruppi N le vetture a trazioni integrale che più lavorano il fondo erano il doppio delle attuali. A parte quei 50 / 70 cavalli in più di una volta sulle vetture top, la vera differenza la fanno soprattutto le gomme, molto più aggressive di una volta e la dove si taglia, assetti e carichi aerodinamici danno una bella mano a grattare ancora di più. Così anche il Finlandia è diventata una sorta di zona protetta, con un WRC che qualcuno pensa di proteggere e conservare intatto nel tempo, senza però fare di conto con una tecnologia che oramai ha perso ogni contatto con il mondo della produzione, ed è diventata un inseguimento senza freni alle prestazioni su questo o quel particolare terreno. A metà luglio avevamo affrontato il problema delle speciali Estoni, devastate dopo un solo passaggio, ma anche su degli sterrati compatti come quelli Finlandesi in certe porzioni i disastri non sono mancati. Oltre ai profondi buchi scavati alla partenza di tutte le stage, quando le speciali deviavano su qualche porzione laterale più tormentata, e meno battuta dal traffico locale le condizioni nella replica pomeridiana erano le stesse di Tartu, rotaie profondissime, una spanna di terra smossa appena fuori dalle linee ottimali e una bella quantità di pietre che chi ha conosciuto la Finlandia negli anni ottanta non credeva nemmeno esistessero da quelle parti. Le corde e i tagli da queste parti ci sono sempre stati; a certe velocità agganciarsi è una questione di sopravvivenza, ma tra i tagli esagerati che le spalle degli pneumatici di oggi consentono e la capacità di mordere di mescole e disegni si è arrivati al paradosso degli antitaglio sulla terra.