Ad Ypres il WRC3 Open si presenta con i soliti tre pretendenti tra i quali c’è anche il nostro Enrico Brazzoli, ma le rally3 al via saranno ben sette, con ben tre equipaggi belgi al volante della compatta integrale della M-Sport, un record interessante visto che in questa occasione non sono presenti i sei equipaggi del WRC3 Junior.
Se da una parte è evidente la fatica a decollare del WRC3 Open, ed anche quella del WRC3 Junior, nel caso della serie dedicata ai giovanissimi pesa il mono gestore, ma soprattutto un premio che da quando lo Junior è passato dalle mani di Citroen a quello del team Britannico non è riuscito a garantire nessun risultato ne tanto meno sbocchi ai vincitori. Sul campionato Open invece l’impressione è quella di un campionato abbandonato a se stesso, con M-Sport che sino ad oggi non ha dimostrato molto interesse, mentre il promotore è rimasto fedele alla sua formula dove si paga anche l’aria che si respira a fronte di un ritorno di immagine ridotto ai minimi termini. A battersi per il WRC3 a Ypres saranno Cerny, Lazlo e il Saluzzese Brazzoli, presente ma non iscritto per andare a punti il leader della serie Sami Pajari. Tre saranno invece gli equipaggi Belgi che però essendo esterni alla serie giocheranno solamente per il primato di classe: Verstraete, Sobry e l’intramontabile Patrick Snijers. Tutt’altro che una folla ma la dimostrazione che la filosofia della vettura può attrarre giovani e gentleman, e con qualche piccola modifica alla serie le vetture potrebbero raddoppiare tranquillamente. La ricetta è semplice trattandosi dell’ultima ruota del carrozzone WRC, qualche vincolo in meno e qualche sconticino in più riuscirebbe ad invogliare qualche pilota in più a provarci. Questo sempre si voglia realmente avere degli elenchi iscritti più nutriti e non solo puntare ai rally per pochi. Ma a lavorare sul fronte per creare interesse ancora prima del promotore dovrebbe essere M-Sport, ad oggi sono una sessantina le vetture attive, un buon risultato ottenuto in due stagioni ma l’obbiettivo deve essere quello di farle correre il più possibile perché il business per i costruttori oggi sono i ricambi, esclusiva degli stessi reparti corse. In passato non abbiamo mai nascosto di nutrire interesse per questo nuovo raggruppamento, ma buttarlo la come l’ERC3 aspettando che i clienti arrivino da soli di questi tempi è abbastanza utopistico.