La gara di Zlin è una delle gare tecnicamente più difficili della serie continentale, strade strette, fondi dissestati e continui cambi di aderenza, difficoltà che con la pioggia si moltiplicano esponenzialmente e gli incidenti di Llarena, Csomos e Battistolli, da una parte fanno parte del gioco, dall’altra hanno evidenziato lacune sulla sicurezza, ma soprattutto ad adeguarsi ai tempi.
La nostra breve analisi sul Barum la iniziamo dal fondo, ovvero l’uscita di Battistolli, che ha visto Alberto e Simone Scattolin finire all’ospedale, fortunatamente come per gli altri equipaggi ben acciaccati, ma senza gravi conseguenze. Quest’ultimo incidente ancora prima affrontare l’argomento sicurezza ha messo in luce un completo scollamento tra la gestione gara e comunicazione. Durante il testa coda a velocità sostenuta si è interrotta l’immagine, dove non si è visto quando la vettura impatta contro un albero e finisce su dei tronchi a bordo strada. La direzione gara è intervenuta prontamente fermando la corsa dopo circa un minuto e mezzo, il tempo di capire cosa è successo e mandare in prova i mezzi di soccorso. La fonte di maggiore preoccupazione è stata quella che l’equipaggio non è uscito dalla vettura per alcuni minuti, come testimonia lo scatto con Campedelli che parla con Alberto ancora seduto al volante. Lo streaming non è solo live-web e televisione ma un mezzo utilissimo per la direzione gara, nella valutazione di situazioni critiche; a qual punto è però evidentemente arrivato l’ordine di spegnere le telecamere. Decisione ineccepibile, ma una volta compreso che la situazione non era così grave un immagine dall’alto quando Alberto è sceso dalla vettura ci poteva stare. O comunque almeno dare notizia ai commentatori che tutto era OK, invece in perfetto stile Stasi si è andati a interrompere il collegamento dopo pochi minuti e non si è saputo nulla sino a alla prova seguente, manco a dirlo partita in ritardo. Un’incapacita comunicativa comune a molte direzioni gara, in tutto il mondo Italia compresa. Nel frattempo sui siti rimbalzavano dopo pochi minuti foto della Fabia senza il motore, ma con Alberto in piedi fuori della vettura. Non fare passare certe immagini è giusto, ma quando vuoi il live devi anche essere capace a gestire il tutto, evitando immagini crude ma soprattutto senza creare apprensioni eccessive. Ed in questo caso il silenzio ha dato un carico di apprensione in più facilmente evitabile. Per il discorso sicurezza invece di pensare a chicane o rallentamenti improbabili, in una gara di quel genere qualche protezione in più a bordo strada davanti alle cataste di legno, ed altri ostacoli parcheggiati a bordo strada erano doverose. Ovvio non si può fare l’impossibile, e come per Llarena prevedere una protezione proprio su quell’albero sarebbe fantascientifico, ma vedere intere cataste senza una minima protezione qualche punto interrogativo lo solleva. Noi non siamo per i cartellini rossi, o per trovare percorsi alternativi, quello è il Barum e quelle sono le strade. Ma se si fa parte dell’ERC e si paga fior di quattrini per il gettone del promotore, lo sforzo per mettere qualche protezioni almeno nei punti più critici è doveroso, se non altro nel rispetto di quelle gare che lo fanno.