Nella lista delle gare a cui ambiva partecipare si sapeva la Nuova Zelanda fosse in pole position, data per sicura dai più dopo il Safari oggi è stata ufficializzata la sua partecipazione da parte dell’organizzazione di Aukland, questa volta però i favori del pronostico sono tutti per lui.
Quale sarà il futuro di Ogier è un enorme punto di domanda, in Toyota si parla di una presenza part-time in stile 2022, soprattutto in rally particolari come il Montecarlo la sua presenza può fare un enorme differenza. Ma a rivelarci il suo futuro può essere solamente lui e sulla decisione potrebbe pesare moltissimo il risultato in Nuova Zelanda. Se in Portogallo e Safari partire dietro non è stato un grande vantaggio, sulle speciali della prima tappa nella regione di Raglan: la Whaanga Coast, Te Akau sud e nord, partire dietro è sempre stato un vantaggio importantissimo vista la ghiaia presente su quelle strade. Questa volta un layout di gara che concentra più del cinquanta per cento dei chilometri gara nella prima tappa, gioca nettamente a favore di chi riuscirà ad avvantaggiarsi il venerdì. Il lupo di Gap da quelle parti ha anche un conto in sospeso che risale al 2010 quando gli sfuggi il successo il suo primo successo per soli 2”.4, in una gara che contava trecento novantasei chilometri di speciali. Un finale rocambolesco con i due Seb che tra una sbatacchiata e l’altra regalarono la gara bella infiocchettata alla Focus WRC di Latvala. Vincere sarà il suo unico target, ed il risultato finale è impossibile pensare non possa pesare sulla sua decisone per il 2023, il secondo posto a un Montecarlo perso sulla stage finale, e due gare deludenti non sono state molto motivanti, anzi hanno ulteriormente smorzato la sua voglia di correre.