Primo, secondo e terzo nel Mondiale chiuso due mesi fa. Primo, secondo e terzo nell’ordine di partenza. Primo, secondo e terzo in classifica nella prima gara della nuova stagione. Sebastien Ogier, Jari-Matti Latvala e Andreas Mikkelsen sono sempre davanti a tutti. Soprattutto lo è la Polo R WRC 2.0 che ha debuttato a Montecarlo rimarcando la netta superiorità del team Volkswagen su tutto il resto delle truppa iridata.
Il rally di Montecarlo è vissuto sul breve e fantastico duello tra i due Sebastien, durato poco più di un terzo di gara. Con una vettura evoluta ma comunque inferiore ed una posizione di partenza folle, Loeb ci ha messo del suo per riportare in alto la Citroen e restituire al pubblico che lo rimpiange qualche lampo della sua grandezza. Fino a quando l’azzardo è stato troppo alto anche per lui: con le gomme meno adatte è volato via sul ghiaccio di strade mai così difficili da interpretare nelle ultime edizioni. Il SuperRally e la voglia di divertirsi lo hanno poi ributtato nella mischia, facendolo recuperare fino alla ottava posizione finale.
Venuto meno il duello per la vittoria, il trenino tedesco ha preso a marciare al risparmio. Questioni di opportunità, strategie, distacchi incolmabili hanno indotto i tre della Volkswagen a procedere senza affondare il piede. C’è stato quindi modo di godersi la gara degli altri. L’ennesima prestazione splendidamente insensata di Robert Kubica. Veloce, spettacolare, falloso. In un batti e riparti che si è definitivamente concluso contro un muro, dopo la linea di fine prova della PS14, la penultima, quella del Turini. Le belle performance dei ragazzini terribili della Ford. Ott Tanak e Elfyn Evans hanno fatto vedere che con un po’ di voglia di attaccare, ci si possono togliere delle soddisfazioni anche con una Fiesta e non è obbligatorio essere condannati al solito grigiore di tanti professionisti-contabili del WRC. Gente alla Mads Ostberg tanto per capirsi. Uno che non entusiasma mai ma arriva sempre, ora quarto, ancora una volta primo della sua squadra, ancora una volta ultimo in quanto ad emozioni tanto che il team non lo nomina per i punti della classifica costruttori. Alle sue spalle, impegnate in una gara a parte, le due Hyundai di Thierry Neuville e Dani Sordo, giunte nell’ordine staccate di una manciata di decimi. Due maghi dell’asfalto che non hanno mai amato Montecarlo. Il belga addirittura al primo arrivo in cinque partecipazioni, il cantabrico che va in confusione quando il fondo stradale cambia continuamente grip: asciutto, umido, neve, verglas, sporco, viscido… mai come quest’anno, soprattutto nelle prime tre giornate, i ricognitori sono stati determinanti e l’improvvisazione al volante decisiva.
Nelle altre categorie, prima posizione subito delineata nel WRC2 per la DS3 R5 di Stephane Lefebvre, con classifica continuamente sconvolta alle sue spalle. Successo tra le due ruote motrici, Junior e WRC3 per la DS3 R3 Quentin Gilbert, mentre Francois Delecour si impone nella gara a tre tra le Porsche 911 dElla Coppa R-GT.