Il WRC sta mettendo assieme gli slot della prossima stagione iridata, ma tra certezze qualche inevitabile attrito la prima bozza dovrebbe andare in porto in questi giorni tra Nuova Zelanda e Spagna per poi approdare sul tavolo del consiglio mondiale. In questi giorni non sono mancati i last minute, ed altri potrebbero arrivare nei prossimi giorni.
Il layout della prossima stagione per il momento sembra destinato a restare fedele al progetto originale con quattordici appuntamenti sei dei quali fuori dall’Europa. Gli otto appuntamenti made in Europe sono Montecarlo, Svezia, Croazia, Portogallo, Sardegna, Estonia, Finlandia e Acropoli; mentre le sei extra europee sulla bozza del promotore sono Messico, Cile, Safari, Nuova Zelanda, Japan e Arabia Saudita. Tra le escluse in Europa ci sono Ypres, che già sapeva di essere fuori dal WRC e comunque ha già messo le mani avanti anche sull’ERC dove ha fatto capire che non sarà presente. La sorpresa se vogliamo è il Catalunya, che sarebbe stato pensato in una funzione di riserva (vedi Ypres che a inizio anno ha sostituito i fantasmi d’Irlanda), una bocciatura che però potrebbe vedere rientrare dalla finestra la gara Spagnola in sostituzione di un extraeuropea forse ancora prima che la bozza venga ufficializzata. Tra le last minute infatti stanno emergendo le difficoltà della Nuova Zelanda a chiudere il budget per l’edizione venti ventitré. Resta invece da capire se l’Argentina attualmente appiedata a favore del Cile (per un offerta più corposa), riuscirà a fare valere le sue ragioni a livello politico in seno al consiglio mondiale, al quale ha fatto capire intende appellarsi. Il problema Spagnolo è legato ad un organizzazione che con la partenza di Aman Barfull sembra avere perso la carica che l’aveva portata nel mondiale, ed è difficile oggi scorgere la volontà di aggrapparsi con le unghie al WRC. Da questa settimana sino alla fine del Catalunya ci sono solo tre settimane, un lasso di tempo dove non è da escludere qualche last minute, ma nessuna rivoluzione o sorpresa totale.
