La trasferta all’altro capo del mondo di M-Sport ha regalato a Milliner e soci solamente quattro tempi scratch, ma la rovinosa uscita di Greensmith ha messo nuovamente la squadra in emergenza vettura, ed ora la partecipazione al Catalunya del pilota Britannico è a rischio.
Se non altro negli ultimi tempi nelle sue dichiarazioni Milliner ha fatto capire che la situazione economica dalle parti di Cockermouth è decisamente complicata, per non dire in caduta verticale. Al di là di quelle che possono essere le valutazioni sportive, dove il peso specifico dei piloti da una mano a chi vuole aggrapparsi alle favole, la realtà è nerissima. La vettura è nata bene, nonostante il braccino corto della Ford, che però ha già chiuso i rubinetti obbligando M-Sport ad andare avanti con test dimezzati, ed evoluzioni azzerate. Il problema a questo punto è evidente che va oltre delle normali considerazioni tecniche, la situazione budgettaria deve oramai avere superato tutti i limiti di criticità, perché a fine stagione non avere una scocca di riserva per mettere a disposizione di un pilota comunque pagante, da l’idea di una squadra limitata in tutto, dai ricambi alla forza lavoro. Con una vettura venduta, ed almeno un affitto ad ogni gara, approcciarsi ad Catalunya con cinque vetture, ed andare in crisi per un incidente a quindici giorni dalla gara, significa non avere personale e troppi ricambi contati. Quanto era successo con Fourmaux lo avevamo derubricato con la voglia di lasciarlo al palo in Grecia, ed evitare i costi della onerosa trasferta in Nuova Zelanda, ma a questo punto è evidente che in M-Sport la cinghia è tirata al punto in cui non è solo difficile operare al livello di una squadra ufficiale, ma addirittura a quello di un noleggiatore al top. Dove proprio loro hanno fatto scuola. In Catalunya Fourmaux rientra in squadra, ma anche se Gus dovesse farcela è abbastanza evidente che in Giappone qualcuno resterà al palo, difficile immaginare con la situazione attuale riescano a trovare il budget per tre vetture.