Ancora oggi continuano le speculazioni sull’Estone nonostante un contratto in essere per il 2023, ma viste le due opzioni poco credibili (M-Sport e Toyota) in Nuova Zelanda ha cercato di sparigliare le carte annunciando che i problemi personali che lo avevano obbligato al palo a Monza potrebbero fermarlo nel 2023, una sorta di avvertimento che potrebbe indurre Alzenau a rivedere i termini .. .
Anche se in molti, senza reali fondamenti, continuano a rilanciare su una trattativa tra l’Estone ed una M-Sport che a fatica potrebbe garantirgli un mezzo stipendio. Ma di sicuro non proporrà nessuna evoluzione significativa nel 2023, altri hanno cercato di vedere un apertura più credibile con la Toyota, ma ai buoni rapporti rimasti con il management nipponico altrettanto non si può dire con la parte Finlandese della squadra. Anche se sul ponte di comando non c’è più Makinen con il quale era nato uno scontro insanabile. Due strade che se media e gossip si rifiutano di mettere da parte, in un mercato piloti piatto come mai era successo, hanno perso ogni credibilità soprattutto in seno alla Hyundai, cosa che Ott il suo management hanno fiutato e così in nuova Zelanda l’Estone senza sbilanciarsi troppo ha messo sul piatto l’ipotesi di un anno di stop per motivi personali. Motivazione inattaccabile e soprattutto credibile, che sicuramente fa vacillare le sicurezze della Hyundai e potrebbe fare pendere dalla parte di Tanak il braccio di ferro interno alla squadra tra lui e Neuville per accaparrarsi una parte di quel potere lasciato vacante. Senza contare eventuali interessi economici legati a un contratto biennale molto tirato, tutte le squadre hanno approfittato di una stagione 2020 ridotta, per ritoccare i salari dei piloti verso il basso. Ma con i tre successi ottenuti quest’anno e le prospettive 2023 con una Hyandai i20 N Rally1, sempre più in palla, il contratto comincia ad andargli stretto ed un ritocchino potrebbe essere un altro obbiettivo plausibile. Le motivazioni famigliari c’erano alla fine della stagione passata, ed anche se non si sono ancora risolte, tirarle in ballo in questo momento e non di fronte ad un eventuale stop, a quel punto irreversibile, ha il sapore di una forzatura per avere maggiore peso in eventuali richieste. Il mercato vero per il momento di mosse tangibili sullo scacchiere non ne ha proposte, se non i rilanci di Hyundai con Sordo per un programma part time nel 2023 e di Toyota con Lappi per un altro part time.