Lo shake down Catalano a sorpresa propone qualche timido scroscio di pioggia, ed una strada tra l’umido e il bagnato, va a creare un divario enorme (una decina di secondi in quattro chilometri e rotti) tra chi ha deciso di montare le soft e chi come Hyundai ha optato per le Hard preferendo non intaccare il numero delle soft a disposizione per la gara.
Sebastien Ogier ottiene la migliore prestazione nella tradizionale sessione di prove ufficiali pre-gara, un ritorno positivo sui fondi catramati dove non ha più messo le ruote della sua Toyota GR Yaris dal Montecarlo, dieci mesi orsono. Seb come tutti gli altri membri della squadra nippo-finlandese si è limitato ai tre passaggi di rito (minimo regolamentare), utilizzando quattro gomme soft che sul fondo semi bagnato si sono rivelate nettamente più performanti. Alle spalle del lupo di Gap a nove decimi troviamo il giovane giapponesino Takamoto Katsuta, mentre Kalle e Elfyn si sono piazzati rispettivamente quarto e quinto ad una manciata di decimi da Takamoto. L’unica vettura ad essersi inserita in mezzo allo squadrone Toyota, è stata la Ford Puma di Loubet, unico pilota ad avere disputato altre tre tornate supplementari di shake down, e proprio nella quinta tornata è andato a prendersi il gradino basso del podio virtuale. Attardatissime le tre Hyundai i20 N Rally1 con Tanak, Sordo e Neuville raggruppate in una manciata di decimi, ma ad una dozzina di secondi dal tempo battuto da Ogier. Tre passaggi poco significativi, perché effettuati tutti nelle fasi iniziali con gomme hard; un evidente scelta di giocare a carte coperte e comunque non andare ad utilizzare sia pure per pochi chilometri il pacchetto delle gomme soft a disposizione. Nei passaggi avvenuti più tardi quando hanno fatto il loro ingresso le Rally2 a distinguersi è stato lo spagnolo Pepe Lopez (Hyundai i20 N Rally2) che ha fatto segnare l’ottavo tempo assoluto, inserendosi nel plotone delle rally1.