La prima boucle del Catalunya ci ha proposto il suo classico tracciato di asfalto molto veloce su una carreggiata molto larga, con molti tagli secchi, ed una certa tendenza a sporcarsi ma non certo come in Croazia. Un terreno dove a fare la differenza sono i decimi, e non i secondi, ha visto le Puma colare a picco, eppure in molti si ostinano a dare dei brocchi ai piloti.
Per la formazione di Malcolm si è trattato di una bouclé assolutamente da dimenticare, un tracollo di tutti a quattro i piloti, con Breen che si deve accontentare di una misera ottava piazza a 44”.5 dalla leadership della corsa. Mentre tutti i suoi compagni di squadra pagano ai primi la bellezza di un secondo a chilometro. Come in altre occasioni è mancata la preparazione specifica per la gara, ma questa volta senza la terra, l’ordine di partenza non ha rimescolato le carte, ed il giudizio è stato impietoso. L’asfalto catalano è più veloce e scivoloso dei nostri, ma a differenza di Ypres o di una Croazia sotto l’acqua, non concede scuse, a cominciare dalla solita litania dei piloti che non sono all’altezza. Breen non sarà una prima guida (come potrebbe essere altrimenti visto che sino al 2021 ha corso sempre a metà servizio), ma di sicuro non è un brocco, ed anche i suoi compagni giovani e inesperti, a volte troppo esuberanti altre troppo prudenti, per pagare un secondo a chilometro la vettura evidentemente non è pervenuta. Neanche un Loeb in forma smagliante sarebbe riuscito a fare molto meglio, parliamo di un signor pilota e non di un santone in grado di fare i miracoli. In Grecia però la sua presenza era stata soprattutto uno stimolo a preparare al meglio la gara, una cosa che qui in Spagna avrebbe potuto evitare questo tracollo. Con un finale di stagione a tutto asfalto Catalunya, Giappone e poi subito via per i test pre Montecarlo, la preparazione pre gara è importante, ma comincia a risentire di qualche piccolo ritocco che guarda già alle evoluzioni 2023, quelle che in M-Sport non ci saranno per loro stessa ammissione (mancanza di budget). Una cosa che le larghe carreggiate Catalane hanno messo in evidenza, in alcuni passaggi, è la tendenza della Puma a scivolare di colpo in uscita curva. Se andiamo a rivedere il film della stagione quasi tutte le uscite patite dai piloti M-Sport erano sbagli di qualche decina di centimetri (venti, trenta) che portavano la vettura sul bordo strada, ed a quel punto scivolare fuori era inevitabile.