SOLBERG, PERCHE’ TOKSPORT

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Oliver appena è stato messo alla porta da Hyundai, ha giustamente vagliato tutte le strade percorribili compresa quella con M-Sport, ma il suo obbiettivo o meglio quello di papà Petter era quello di tornare a mettere assieme una squadra tutta sua per andare all’assalto del WRC2, ma in questi due mesi ha dovuto fare i conti con la realtà (personale e budget).

In Catalunya la famiglia Solberg stava già lavorando sul futuro, compresa l’eventualità Puma rally1, eventualità dal sapore di un diversivo, visto che in cuor loro nessuno ci credeva veramente, vuoi per i budget ma anche per un incompatibilità di sponsor. L’obbiettivo principe è stato subito quello di tornare là dove tutto era iniziato, con il team di famiglia probabilmente con la Volkswagen Polo R5, e la nuova Skoda Fabia RS sotto osservazione. Ma il percorso si è dimostrato subito in salita, con una sola Polo da rialzare a disposizione, ed un magazzino ricambi praticamente azzerato, compreso il camion officina (tutto venduto dopo essere approdato in Hyundai). Così papà Petter è riuscito a mettere assieme in fretta e furia la trasferta al Visit Conwy Cambrian, noleggiando la Polo campione UK della Melvyn Evans. Un mini programma di fine anno che però non è riuscito ad andare oltre. Ai problemi materiali si è sommato anche quello umano, avendo ricevuto solamente dei no dai meccanici della vecchia squadra (oramai tutti accasati altrove). Mettere assieme una Polo R5 per essere al via di Var e Devoluy, due gare messe nel mirino in preparazione del Montecarlo, è diventa subito una missione impossibile. Così la strada preferita per il 2023 si è infranta, ed a quel punto la scelta della nuova Skoda Fabia RS Rally2 e di Toksport è diventata quasi obbligata. Da una parte e dall’altra visto che con Oliver il team tedesco si porta in casa il giovane più promettente del momento (anche se arriva da un passo indietro), ed un padre che è stato un buon collaudatore e può essere prezioso visto il suo passato nel consolidare i rapporti tra Toksport e Mlada Boleslav. Molti hanno interpretato questo passo indietro come una sconfitta, ma in realtà si tratta della cosa più salutare per Oliver, buttato sulla plus e poi sulla rally1 bruciando tutti i tempi, gli effetti sono stati quelli che abbiamo visto. Oltretutto in questo momento eventuali sedili a pagamento su delle Rally1 rischiano di non portare a niente perché nei prossimi due anni nella migliore delle ipotesi le vetture resteranno quelle attuali.       

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