Messa al palo dalle sanzioni di guerra alla Russia, in realtà viste le ritorsioni reciproche est ovest i bisonti della Kamaz nel caso sarebbero stati comunque bloccati dalla casa madre, colosso del trasporto su gomma della federazione Russa, un assenza che in gara si è fatta subito notare visto il monopolio tra i mezzi pesanti instaurato in questi ultimi anni.
Una delle prime vittime della guerra e delle dispute internazionali è sempre lo sport, in altre discipline motoristiche il prezzo fortunatamente è stato relativamente light; coinvolgendo principalmente singoli piloti per i quali si è trovato l’escamotage della bandiera neutra e dell’inno sul podio finale. Non è certamente il caso della Kamaz, il colosso Russo dei mezzi pesanti, azienda con importanti legami di stato, compresa la fornitura di camion per l’esercito del Cremlino, ha un grado di parentela troppo stretto per essere presente a un evento come la Dakar. Un assenza che ha riaperto la battaglia tra i bisonti della sabbia, altrimenti si sarebbe rischiato il solito monologo, quello che negli ultimi sei anni ha visto imporsi consecutivamente i camion Russi, quattro volte con Ėduard Nikolaev (2017, 2018, 2019, 2020) e due con Dmitrij Sotnikov (2021, 2022). Ma la lunga lista dei successi alla Dakar della Kamaz inizia nel lontano 1996, ed in poco meno di trent’anni sono riusciti ad imporsi per ben diciannove volte, sette in Africa, nove in Sud America e tre in Arabia. Visto la piega della situazione internazionale si tratta di un assenza che potrebbe prolungarsi nel tempo, se non altro per ritorsioni incrociate. Al via di quest’edizione i mezzi pesanti sono ben cinquantacinque, in rappresentanza di nove marchi, ma nessuno di questi con un coinvolgimento pesante della casa madre Russa. A livello numerico la Man ha superato di poche unità l’Iveco, la casa italiana è però la favorita sui taccuini degli scommettitori con i mezzi preparati dalla MM Technology e da De Rooy. Dopo la tappa di ieri al comando si è insediato il pilota Ceco Martin Macik che punta con il suo Powerstar a tagliare il traguardo di Dammam davanti a tutti.