ROVANPERA SI GIOCA IL 69

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Il nuovo campione del mondo, il giovanissimo Kalle Rovanpera, non si è lasciato allettare dal mettere il numero 1 sulle portiere della sua Toyota Yaris GR, ma ha preferito mantenere il numero 69 che nel giro di poche stagioni lo ha accompagnato nella conquista del suo primo mondiale piloti.

Dal 2019 quando anche nel mondiale rally è stato concesso ai piloti prioritari di avere il loro numero di gara personalizzato, come in formula uno e nel moto mondiale, Rovanpera come Tanak ha preferito optare per mantenere sulle portiere il numero fortunato con il quale ha vinto il suo primo titolo mondiale. Una scelta opposta a quella del suo compagno di squadra Sebastien Ogier, ed al Montecarlo il lupo di Gap ritorna a correre con il 17, numero che fortuna o meno nel 2020 lo ha portato a vincere il suo settimo titolo iridato (successo replicato per l’ottava volta nel 2021). Di sicuro Seb non si è giocato un numero da tutti, il 17 come il 13 per questioni scaramantiche abitualmente non è presente negli elenchi iscritti di tutto il mondo. Una scelta che Didier Auriol avrebbe evitato come la peste. La scaramanzia ma soprattutto i ricorsi storici non spaventano Kalle, visti i due anni di galera con i quali ha dovuto fare i conti Tanak  (2020 e 2021), dopo avere rifiutato il numero 1 sulle portiere. Ad emergere è un cambio generazionale, con un giovane ragazzo cresciuto negli anni di due leggende come Hamilton, ed il suo 44, ma soprattutto il 46 di Valentino Rossi, il primo numero di gara ad essere diventato un marchio di fabbrica forse anche più famoso del nome del pilota. Mentre dall’altra c’è un Ogier legato al valore aggiunto di portare il numero 1 sulle portiere, per il pilota ma anche per la squadra un plus in grado di garantire anche qualche soldino in più. Una bella sfida tra tradizione, ed innovazione. 

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