Il Montecarlo parte sotto la luce dei fari supplementari, due stage by night dove le Yaris di Seb e Elfyn danno un primo strattone alla classifica e mettono in fila il resto del gruppo dove solamente Tanak e Neuville riescono sia pure a fatica a tenere la scia delle due lepri.
Con il calare della notte la colonnina del mercurio scende sotto lo zero, ma le strade tra il La Bollene, Peira Cava e Castillon sono completamente asciutte; sulla seconda speciale dei tre colli (in particolare sul col de l’Ablè) qualche curva umida si presenta ghiacciata, ma non si nascondono dei veri e propri trabocchetti. Qualche svarione come quello di Neuville, ma nulla più di un escursione flash contro un mezzo terrapieno. A fare la parte del leone in un Montecarlo da asfaltisti puri non possono che essere i due alfieri Toyota Ogier e Evans; Seb va due volte a scratch sempre tallonato da Evans, ed al ritorno al service di Monaco ha già un piccolo gruzzoletto di sei secondi su Evans, ma soprattutto di una quindicina su Tanak e Neuville. Tanak lamenta un problema elettrico, ma la sua guida è comunque molto attenta e circospetta, lontana dalla fluida velocità imposta dai due top driver Toyota. Neuville invece nel suo svarione lascia spegnere la sua vettura e lascia dai cinque agli otto secondi per strada, ma nonostante quell’eccesso di fiducia sulla placca di ghiaccio più insidiosa della serata, al momento sembra l’unico in grado di tenere il passo delle due lepri. Qualche secondo più indietro c’è un Rovanpera partito forte ma non certo al massimo, mentre il resto del gruppo è letteralmente esploso. Sordo sesto paga già una bella mezza minutata, ed ancora più staccati risultano Loubet e Lappi.