Nello shake per spettatori e addetti ai lavori la scelta era praticamente obbligata, in una sorta di spiazzo vicino alla partenza, e quel qualcosa in più che a vista sembravano avere le Yaris sullo scatto iniziale lo hanno confermato in notturna e nella frazione odierna mettendo tutta la concorrenza alle corde, con un Ogier passato già nel pomeriggio in fase di controllo.
A Sainte Agnés le Yaris avevano mostrato uno spunto di partenza con qualcosa in più nei confronti alla concorrenza, nulla più di un impressione, ma tra l’apericena di ieri sera e la tappa odierna quel qualcosa in più ha fatto una bella differenza. Ogier ed Evans, due asfaltisti con una marcia in più hanno letteralmente fatto esplodere il plotone. Senza la foratura Elfyn sarebbe tranquillamente secondo alle spalle di Ogier, ma nonostante i quaranta secondi persi al fly finish di Entrevaux ha prontamente rimesso nel mirino la Puma di Tanak; rosicchiando secondi anche a Rovanpera e Neuville in lotta per i due gradini bassi del podio, almeno sino all’ultima speciale dove le gomme gli sono andate in crisi. Anche se la gara è ancora lunga, Ogier dopo essere partito il mattino per fare la differenza, unico ad imbarcare una sola gomma di scorta, nella replica ha già cominciato ad amministrare. Ed ha preferito imbarcare due scorte anche se le indicazioni dalla strada davano una carreggiata pulitissima, a basso rischio forature. A brillare non sono state solo le Yaris degli asfaltisti, ma è riuscito a difendersi alla grande anche un Rovanpera veloce ma soprattutto attento a non commettere errori. Una partenza in modalità campionato, in una gara dove ha velocemente compreso che in velocità pura non avrebbe potuto stare davanti ai compagni di squadra ha serrato i denti, restando incollato a Neuville. Impressiona anche Katsuta settimo, ma oramai con la freccia del sorpasso su Sordo accesa, visto che si è portato a 2”.9 dallo Spagnolo. Il giapponesino senza quei cinquanta secondi persi per un problema al freno a mano sulla seconda speciale di ieri notte, sarebbe nel vivo della lotta per il podio. Questo nonostante non sia andato a prendersi rischi particolari, anzi la dove c’era qualche passaggio complicato ha sempre tolto una marcia. Un monopolio quello delle Toyota straripante, che si può leggere soprattutto nei podi dei tempi scratch dove Neuville, il migliore dei piloti che non sedevano al volante di una Yaris, è riuscito a raccogliere una seconda posizione e tre terze, Tanak una terza piazza e tutto il resto se lo sono preso i piloti di Jari Matti Latvala.