Il Montecarlo è alle spalle da a un paio di settimane e per il WRC è già tempo dei primi esami, quello che ha gli occhi di tutti puntati addosso è quello della M-Sport, il tempo per riparare in realtà è stato pochino, ma allo Sweden l’effetto Tanak dovrebbe sentirsi più che dalle altre parti. Ma sotto esame anche se le materie sono differenti ci sono anche Lappi, Breen ed Evans.
In tutta onestà è davvero difficile immaginare la Puma by M-Sport permettere a Tanak di giocarsi il titolo piloti, budget e tecnica sono come la matematica, ed il gap da recuperare è importante e i soldi sono pochi. Ma nelle gare con i chiodi lunghi il ghiaccio attutisce le prestazioni, ed i piloti più dotati su quel tipo di fondo possono fare una grande differenza, ed è proprio il caso di Tanak che ha vinto nel 2019 e nel 2021 (anche se non era Sweden ma Arctic Finland), ed è arrivato secondo con la Fiesta plus e la Hyundai i20 Coupé. Mentre l’anno passato con la rally1 nonostante il ritardo sullo sviluppo della Hyundai era in lotta per la leadership, almeno sino a quando l’allarme ibrido ha mandato la sua vettura in quarantena. L’obbiettivo plausibile per Ott è il podio, ma partire quarto sulla strada (il venerdì), mentre Rovanpera partirà per primo, potrebbe essere una chance per andare a caccia di quel successo che l’Estone vuole più della stessa M-Sport. Il primo driver ad andare sotto esame è Lappi, il numero due Hyundai, questo week end a Kuopio si è innevato, ma se l’effetto sarà quello di partire a tutta senza guardare nessuno in faccia, concentrandosi sul suo passo e non quello degli avversari può puntare direttamente al podio (dove c’è già salito con la C3 Plus e la Yaris Rally1) e anche qualcosina di più. In Hyundai all’attenzione della commissione d’esame c’è anche Craig Breen, il pilota Irlandese dopo la complicata convivenza in M-Sport deve trovare il giusto feeling con una vettura che non ha ancora guidato in gara, ma con i chiodi lunghi ha sempre dimostrato di sapersela cavare ottimamente e se riuscirà a scrollarsi i fantasmi della stagione passata il giusto obbiettivo è la top five, ma se partire dietro a tutti si rivelerà vantaggioso il podio è nelle sue corde. Per ultima abbiamo lasciato la prova di esame di Evans, perché riteniamo a differenza di quella di M-Sport dove si potrà leggere un inversione di tendenza (o meno) della squadra made in UK, nel caso del dragone Gallese potrebbero cambiare gli equilibri nella corsa al titolo piloti. Elfino a Montecarlo si è portato a casa una buona quarta piazza, ma prima della foratura è stato l’unico a stare in scia ad un Ogier a tutta. Con la rally1 nella stagione 2022 è sembrato in debito di feeling, ma se andiamo a vedere i tempi dell’anno passato a Umea, i tempi c’erano eccome. Forse qualche automatismo ha faticato ad arrivare, ma in realtà a rallentarlo potrebbe essere stato (almeno in parte) un gap psicologico nei confronti di baby Kalle. In Svezia avrà una discreta posizione di partenza (terzo sulla strada), e se ritroverà la giusta fiducia in se stesso potrebbe essere in cima alla lista dei favoriti a giocarsi il successo finale.