LA DEROGA DELLA DISCORDIA

0

Proprio ieri abbiamo parlato del problema nelle consegne dei nuovi serbatoi di sicurezza, in tutta onestà convinti che non potesse più arrivare una deroga (di un paio di mesi) della quale si sta discutendo da metà gennaio. Ed invece è arrivata, ma con due gare disputate e una cancellata già alle spalle, promulgarla ieri ha fatto figli e figliastri tra le gare ed anche tra i piloti.

Il braccio di ferro sui serbatoi sta regalando nuovi episodi, quanto meno paradossali come il mese di deroga concesso ieri (sino al 19 marzo), visti i ritardi nelle consegne per chi ha deciso sia pure a malincuore ad adeguarsi. A lasciare basiti non è la deroga in se, ma il tempismo, il problema era emerso a metà gennaio, ed era stato portato subito all’attenzione della federazione con annessa richiesta di deroga, proposta che se fosse stata valutata e accolta da quando ha iniziato a circolare dietro alle quinte, avrebbe potuto portare una decina di vetture in più sia ad Andora che a Sansepolcro e magari dare una mano a Viareggio. A storcere il naso non ci sono soltanto organizzatori, ma sono soprattutto i piloti rimasti al palo; questi possono anche avere digerito male la ferma posizione iniziale della federazione, ma d’altro canto sapevano di essere arrivati molto lunghi. Adesso invece si sentono doppiamente presi in giro rispetto ai colleghi piemontesi, lombardi e di altre regioni che potranno correre in deroga: Canavese, Laghi, Castelletto, Foligno, Ciocco, Valchiampo, Monferrato, Sulcis e Val D’Orcia. Una decisione quella di andare in deroga che molti, noi compresi avevamo già archiviato nel faldone delle occasioni perse, invece è arrivata ben oltre la zona cesarini creando inevitabilmente figli e figliastri, con annessi malumori e discordie. Della serie, come trasformare una cosa buona e giusta, in una sbagliata. Ci permettiamo di aggiungere qualcosa anche sul 19 marzo, la data corretta sarebbe stata quella del 31 marzo (fine mese) oppure due mesi con scadenza a metà aprile. La data scelta sembra fatta apposta per tenere denttro il Val d’Orcia, prova di apertura del CIRT, decisione dal sapore di uno sfacciato protezionismo dei propri campionati maggiori, un altro motivo per fare storce dei nasi.

Share.