HYUNDAI OLTRE NEUVILLE

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Lo Sweden ci ha consegnato un WRC con alcuni equilibri tra le squadre e i piloti pretendenti al titolo da rivedere, a vacillare è soprattutto il ruolo della Toyota, da favoritissima senza rivali nella corse al marche, ora si trova una Hyundai con una formazione molto più consistente di quanto tutti pensavamo.

Il Montecarlo e la Svezia sono due gare completamente atipiche, e la cosa più sbagliata è trarre delle conclusioni in base ai risultati di queste, perché se nel principato il fattore pilota può stravolgere la gara, ad Umeà ghiaccio e neve attutiscono certe performance tecniche, livellando i valori in campo. Pur togliendosi tanto di cappello davanti al successo di Tanak, va premesso che si sapeva il suo Montecarlo sarebbe stato lo Svezia, una gara con meno variabili del Montecarlo ma con prestazioni più ovattate lui che in quella gara ha un grandissimo feeling (a differenza del Montecarlo) e stato un gigante a metterci quel qualcosa in più. Questo però non significa che il gap è recuperato, per M-Sport e l’Estone il lavoro da fare è tantissimo e ad oggi il suo ruolo nel WRC sarà quello di spostare l’ago della bilancia, rubando punti decisivi con le sue incursioni nella top tre. Qualche risposta però le due gare l’hanno data, soprattutto la Svezia Hyundai ha messo in evidenza una consistenza nettamente superiore alle aspettative delle sue line-up. Lappi e Breen su questo fondo ci vanno a nozze, ma anche senza il vantaggio dell’ordine di partenza, per tutta la gara hanno tenuto il passo degli altri top driver, ed entrambi potrebbero vincere una delle prossime prove; in più dalla loro sulla terra hanno il vantaggio di partire dietro, ovvero un jolly in più da giocare. In un Montecarlo completamente asciutto la Toyota è sembrata avere qualcosa in più, ma il bilanciamento della i20 N in Svezia si è rivelato perfetto, ed a livello tecnico quel qualcosa in più o in meno può essere ribaltato da una preparazione ottimale nei test pre-gara. Senza contare la consistenza di Dani Sordo nelle gare più lente sulla terra, sui fondi più duri e scassa macchine. Unico neo a cui si può rimediare facilmente è la distribuzione delle gare tra le due terze guide. Al Monte qualcuno è rimasto sorpreso di Sordo, ma sull’asfalto non ha più la brillantezza di un tempo, e visto la grande motivazione di Breen basta avere il coraggio di rimescolare le carte e giocarsi qualche switch, a favore dell’Irlandese (vedi Croazia). La squadra di Latvala rimane la favorita numero uno nella corsa al titolo, ma dopo la Svezia è evidente che non si tratterà di una passeggiata, la concorrenza c’è ed è anche molto forte, con dei ruoli ben chiari all’interno della squadra.

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