L’ERC con il suo nutrito elenco iscritti, ricco di transfughi del WRC ha oscurato molti nomi giovani di belle speranze; tra questi c’è anche quello del venticinquenne Alberto Battistolli, dopo due anni di gavetta europea (programmata) ora dovrà dare seguito agli insegnamenti cercando di fondere le nozioni scolastiche alla naturalezza del suo colpo di volante.
In molti con l’arrivo nella serie continentale di nomi che gravitano attorno al circus mondiale, oggi non hanno occhi che per: Ostberg, Tidemand, Paddon e Breen, anche se l’Irlandese dovrebbe essere presente solamente a Fafe. Ma tra i tanti iscritti ci sono ragazzi giovani che possono puntare molto in alto come Sesks, Cais e il vicentino Battistolli, in alto non significa forzatamente essere in lotta per il campionato; ma le prestazioni nelle loro corde di limiti ne hanno davvero pochi, nonostante si tratti di tre giovanissimi. Ventitré anni Martin e Erick, i due ragazzi dell’est, venticinque Alberto. Il vicentino in queste due stagioni nell’ERC ha svolto diligentemente il suo compito, andando a perfezionare ed ottimizzare le sue linee, attento a portare in cascina più chilometri possibili, un esercizio importante ma sempre a briglie tirate. Per lui è arrivata l’ora di mettere a frutto quanto ha imparato, e fonderlo con quel magico colpo di volante che gli è sempre venuto naturale, un mix che a spizzichi e bocconi abbiamo visto quando ha fatto saltare il banco al Liburna Terra, nell’anno che la gara di Volterra chiudeva il CIR. Ma ancora di più abbiamo potuto ammirare quando si è seduto al volante della Lancia Rally 037 nelle due edizioni del Brunello, dove ha saputo incantare. Una guida spumeggiante dove era lampante si stesse divertendo, e questo riusciva a trasmetterlo anche al pubblico fondendo velocità e traversi. Alby nella sua Euro stagione non dovrà andare a caccia di un risultato ma di se stesso, quel magico mix che sulla 037 trova in maniera naturale, nonostante una vettura difficilissima da portare al limite. Un equilibrio interiore che in una serie così affollata e combattuta potrebbe trovare il suo humus ideale, perché le pressioni sono così tante per cui l’unica maniera di affrontarle è staccare e concentrarsi sulla propria guida.