BOTTARELLI A SORPRESA

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Il driver Bresciano dopo una serie di stagioni di alti e bassi, tornato al volante di una Skoda Fabia Rally2 Evo al Ciocco, ha sorpreso tutti non tanto per i suoi spunti velocistici, ma per la costanza data al suo passo grazie al quale è riuscito a salire sul podio finale, resistendo al ritorno di De Tommaso.

Le doti velocistiche a Luca non sono mai mancate, ma come per molti ragazzi ha sempre faticato a dare maggiore regolarità al suo passo in gara, soprattutto all’interno di un campionato. Vuoi perché il processo di maturazione non è lo stesso per tutti e può completarsi con tempistiche differenti, ma nel caso di Luca hanno anche influito stagioni con budget troppo risicati, obbligandolo a vivere in un incertezza che non aiuta di certo a trovare la giusta stabilità. Al Ciocco nella lista dei pretendenti al Promozione il suo nome non poteva mancare, per cui non si può parlare di sorpresa. Ma vista la concorrenza CIRP e CIAR, andare a prendersi il gradino basso del podio assoluto, dopo un lungo braccio di ferro con Damiano De Tommaso è andato oltre al compitino della classifica CIRP. Per Bottarelli potrebbe essere vicino lo step per fare un salto di categoria definitivo, podio a parte con i suoi venticinque anni, ventisei ad aprile Luca è uno dei giovani alla De Tommaso (più vecchio di un solo anno) con il futuro dalla loro. In cinque delle dieci speciali del Ciocco il bresciano è stato nella top tre dei parziali, e non è mai uscito dai primi cinque tempi scratch di tutte le speciali disputate. Un esercizio di velocità e regolarità, di grande spessore, ed avere tenuto la scia di un pilota con l’esperienza di Andolfi la dice lunga sulla bontà della sua gara. Nei comparativi abbiamo tenuto fuori Andrea Crugnola, perché è evidente lo step effettuato in questi anni dal varesino, oggi una spanna sopra la concorrenza nazionale, e come ha dimostrato al Monza WRC all’altezza della migliore concorrenza internazionale (sulle rally2). Tra i pretendenti al CIRP a farsi notare ci sono stati anche Giacomo Scattolon e Ivan Ferrarotti, ma a differenza di Bottarelli l’età non è dalla loro, ed a differenza di Avbelj, anche lui non più giovanissimo, hanno alle spalle una decina di stagioni e non quattro come lo Sloveno. Se Luca confermerà quanto ha fatto vedere in Garfagnana, sarà dura anche per Bostjan dato dai più come il favoritissimo nella corsa al CIRP.

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