L’uscita di strada di Neuville serve la leadership della gara su un piatto di argento a Evans, il gallese si preoccupa di non incappare in errori, mentre alle sue spalle Tanak parte a tutta riesce a rosicchiare due manciate di secondi al suo ritardo, ma nelle ultime speciali Elfyn risponde e allunga il suo vantaggio, ricacciando l’Estone oltre il muro dei venticinque secondi.
A dare la svolta decisiva alla gara è l’errore di Neuville, una corda sbagliata sulla speciale inedita manda fuori linea il belga che cerca di salvarsi di traverso con una pronta correzione, ma un masso a bordo strada pone fine alla sua giornata. Elfyn si ritrova così una leadership abbastanza solida con una ventina di secondi su un Tanak letteralmente scatenato, che nelle prime due speciali del pomeriggio va a limare la bellezza di dieci secondi in due sole speciali. Il gallese però non si lascia intimorire, anzi probabilmente gioca un pizzico troppo sulla difensiva ma non sbaglia i calcoli, e torna a forzare il passo sulle ultime due speciali di giornata. Venticinque chilometri e mezzo che la Puma M-Sport fa fatica a digerire, l’estone si lamenta di un problema al freno a mano, ma in realtà l’evoluzione dei suoi tempi è lo specchio del primo passaggio, raffrontato a quello dei suoi avversari. L’asfalto Croato con tanto sporco, corde ovunque è tagli che tra pietre e scalini dell’asfalto sono sempre ad alto rischio foratura, confermano la Yaris come la vettura da battere sui fondi catramati, nonostante le differenti specifiche che distinguono le gare asfalto del WRC. In Croazia la Toyota GR Yaris ha replicato la superiorità palesata al Monetcarlo, ed il più bravo a sfruttare al meglio il potenziale senza andare in zona a rischio è stato il dragone del Galles. Così a fine giornata il distacco di Tanak torna a salire a 25”.4, troppi per pensare di recuperarli nei cinquantaquattro chilometri delle quattro speciali di domani mattina, a meno di un problema o qualche scivolone della Yaris numero 33. La terza posizione di Esapekka Lappi è in una botte di ferro, il finlandese rispetto a ieri ha lamentato una mancanza di feeling, ma tutto sommato difficilmente avrebbe potuto riuscire a stare in scia a Tanak, e con Neuville fuori gioco la sua terza posizione per la classifica costruttori è una manna dal cielo. A chiudere la top five c’è il braccio di ferro tra le due Yaris di Rovanpera e Ogier, ma è chiaro che i due stanno facendo la loro corsa ma senza strafare, ed anche senza ordini di squadra è facile immaginare alla fine Ogier lasci passare il compagno, oppure rinunci a inseguirlo.