LE CHICANE DELLA VERGOGNA

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Sulle chicane di rallentamento improvvisate, in particolare con le rotoballe, abbiamo espresso in passato una forte contrarietà, non importa che queste siano utilizzate in un campionato nazionale o internazionale. Ma nel WRC, gare dove i budget superano i due milioni di euri, trovarsi ogni volta a che fare con questo tipo di rallentamenti è sportivamente inammissibile.

Anche se fortunatamente sulle strade del Croazia non si è fatto abuso dei rallentamenti artificiali, qualche chicane costruita rigorosamente con le rotoballe di paglia non poteva mancare, ed in una di questa è andato in scena l’ennesima farsa di rallentamenti non fissati a terra, con relative interpretazioni assolutamente soggettive da parte degli sportivi. Con sarcasmo potremmo affermare una maniera di avvicinare il vertice dei rally con le gare di base, comprese le gimkane della parrocchia. Se l’utilizzo della paglia in una gara con i budget del WRC è semplicemente inammissibile, a meno queste non siano posizionate a protezione di alberi, case, ecc..; l’operato degli sportivi continua ad essere troppo soggettivo, con regolamenti che continuano a dare troppo spazio all’interpretazione personale. Così tanto per fare da contraltare a un regolamento interpretato in maniera rigida nei confronti di Ogier (decisione presa alle 22.20 con il cattivo umore di fine giornata), sulla chicane sbagliata da Neuville il principio applicato è stato garantismo e buonismo (decisione presa alle 08.10 dopo un buon risveglio). Umore che si era già inscurito nel pomeriggio alle 15.00 quando sono stati comminati 10” a Pajari per non avere fatto a dovere il girotondo sono attorno al bidone sulla speciale numero dodici. Una decisione per specificità molto simile a quella di Neuville, in questo caso però la decisione ha tenuto conto della regola e basta, nessun garantismo o principi della buona fede o di un eventuale effettivo vantaggio. Purtroppo le immagini di Pajari sono sparite, ma anche senza vederle dalle sue dichiarazioni si evince che il barile vuoto si è spostato per un contatto con la vettura, ed anche se l’ostacolo non è stato aggirato come da road book il 360° è stato fatto e probabilmente non ha guadagnato nulla, se non qualche insignificante decimo. Regola non rispettata, penalità incontestabile, come per Ogier. Neuville invece non guadagna tempo anzi perde sicuramente un paio di secondi, ma non solo travolge la chicane spostandola, la supera dalla parte opposta sul prato, in tutta onestà è un ostacolo non superato poco conta se hai perso o guadagnato. Il principio è quello del paletto nello sci, se lo devi superare a destra non puoi passarlo a sinistra, nel caso dei rally se non si vuole incorrere in penalità ti giri e ritorni sull’ostacolo superandolo dalla parte giusta. Sarebbe ora la FIA cominciasse a mettere mano a troppe regole interpretative scritte dal basso e sull’umore del momento. Sulle chicane se proprio non se ne può fare a meno, ci dovrebbe essere una normativa sportivamente giusta e inattaccabile, che dovrebbe anche prendere in considerazione la coreografia di un campionato trasmesso in mondovisione. Ma il punto nodale sono regole più precise e meno spazi interpretativi, oltre a delle commissioni dove il principio base deve essere la preparazione e non la rappresentazione delle varie federazioni.

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