Il rally Italia Sardegna ha ufficializzato la lista degli equipaggi dell’edizione del ventennale, a darsi battaglia saranno settantaquattro equipaggi, un numero di grande spessore in linea con le gare più affollate del WRC, numeri ottenuti senza contare sull’apporto dei campionati nazionali (dove sovente si corre solo una tappa) come il Portogallo.
Tra i big l’unica presenza in forse, almeno sino a qualche settimana fa era il nome di Ogier, ed una volta confermata la sua presenza la lista degli ufficiali non ha più offerto sussulti. La presenza dell’otto volte campione del mondo è una presenza che da sola garantisce maggiore lustro, ed echi, alla festa dei venti anni di Sardegna. La presenza di settantaquattro equipaggi in rappresentanza di ben ventisette nazioni sono la testimonianza di una gara che in venti anni è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante nel WRC, una gara dura ma affascinante capace di ammagliare quasi tutti quelli che su queste speciali ci hanno corso. Il piatto delle rally1, con il ridotto impegno della M-Sport propone come in altre gare del mondiale appena nove vetture, un elemento che fa storcere il naso a molti ma volenti o nolenti è quanto il WRC ha da dare con queste nuove vetture ibride. Tutt’altra musica quella del WRC2 con ben quarantaquattro vetture, e trentotto di queste fanno parte della serie cadetta, con trentatré challenger e otto Master. Sempre più corposo il plotone delle rally3, una dozzina di vetture impegnate tra Junior e WRC3, unico ad essere fuori dalle serie support iridate il figlio d’arte Fabio Schwarz. Vicina al raddoppio invece la presenza delle compatte tutto avanti, la dimostrazione di un certo interesse ad essere al via di una gara mondiale anche da parte di quei concorrenti che dispongono di budget più contenuti. Tra gli Italiani al via mancano come al solito i nostri rappresentanti più accreditati, se da una parte il mondiale ha perso il suo effetto vetrina per i piloti di casa, dall’altra a pesare sono i budget di una gara sterrata del mondiale.