SOLBERG TONDI AL VELENO

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La passata edizione tra Coimbra e Porto nelle stage spettacolo si era girato intorno a tutto rotonde, bidoni ecc.., ieri sera invece sul circuito di Lousada a fine prova Solberg ha regalato al pubblico un paio di tondi che però gli sono andati di traverso. Evidenziati dalla direzione gara agli stewards a questi non è rimasto che applicare il regolamento, penalizzando Oliver.

Il caso non è certo di mala giustizia, anzi.., ma in tutta onesta torna a sollevare il labile confine tra quello che promotore e organizzatori considerano spettacolo, e quello che può essere una orribile pratica diseducativa. Ed in particolare il riferimento va ai tondi che una volta, tante stagioni fa, era pratica comune quando si portava la macchina in parco chiuso, uno spettacolo che radunava delle piccole folle. Il regolamento particolare di gara del Portogallo vietava espressamente la guida di esibizione, come molti altri regolamenti supplementari, un argomento che in passato ha già alimentato discussioni ed è stato portatore di penalità, sul quale sarebbe necessaria una presa di posizione a monte e non affidarsi ai regolamenti di gara. La contraddizione filosofica è di quelle forti, il giro intorno al bidone o alla rotonda viene utilizzato non solo nelle stracittadine spettacolo, ma a volte va in scena anche sulle speciali vere. Spettacolo? Forse, ma di sicuro quando si abusa di questo come l’anno passato, proprio da queste parti (sulla speciale di Coimbra) lo show dopo un paio di vetture rischia di diventare noia. Considerare un tondo diseducativo o anche peggio è però una forzatura altrettanto macroscopica, di sicuro prendersi una penalità di un minuto e giocarsi il successo nel WRC2, lascia l’amaro in bocca ad Oliver ed ai numerosi fans che si infiammano sempre per qualche esibizione fuori programma. Sull’altro lato della bilancia però c’è anche la maniera di regalare quest’esibizione, sicuramente poco gradita dalla direzione gara, perché fatto con un ingresso deciso nella corsia di Gus che stava uscendo. Dire che si sia creata una situazione di pericolo è un falso, di sicuro però ha messo in imbarazzo i due Marshall che segnalavano l’uscita, ed anche il pubblico live e da casa la domanda ma cosa sta facendo (prima di iniziare i tondi) gli è venuta. Se i Marshall si sono allarmati il direttore gara l’ha presa sicuramente molto male, ed al collegio prove alla mano non gli è rimasto che applicare la regola, tutto sommato in maniera light visto che sono previsti cinque minuti. Diciamo che la ciambella non gli è venuta benissimo e quando si è presentato alla cassa l’ha dovuta pagare lasciando la testa di una gara che stava amministrando da due giornate.

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