In questi ultimi dodici mesi da casa Hyundai di segnali preoccupanti ne sono arrivati parecchi, a cominciare dall’arrivo di Abiteboul ex uomo Renault in formula 1, ad aprile sono iniziate le stilettate al WRC, ed ora cominciano ad uscire dalla Francia indiscrezioni di qualcosa in più di un semplice interessamento al WEC.
Il primo campanello erano state le indiscrezioni sull’arrivo al timone di Alzenau Eric Boullier, ma in plancia di comando qualche mese più tardi è arrivato Cyril Abiteboul, un altro team manager proveniente dalla formula 1. Il tempo di ambientarsi e ad inizio aprile si è iniziato a strattonare la Fia per la giacchetta, prima chiarendo un interesse verso l’elettrificazione, per poi in portogallo sferrare un attacco sui format e la mediatizzazione. Che Abiteboul sia stato investito di un mandato esplorativo era evidente visto che non aveva mai negato di guardare con interesse ai nuovi regolamenti dei rally, ma anche a quelli delle principali serie mondiali del motorsport. In questi giorni dalla Francia sono però uscite una serie di indiscrezioni, che parlano di contatti con Xavier Demaison ex direttore tecnico della Williams F1 dimissionario dopo la partenza di Capito. Indipendentemente i contatti possano avere prodotto risultati o meno, a questo punto è abbastanza chiaro che siamo già ad una fase di valutazione più concreta del semplice “guardarsi intorno”. Così mentre la casa Coreana ha cominciato a fare di conto, ed a valutare cosa propone il pianeta motorsport, i rally dal promotore alle commissioni tecnico e sportive della federazione da cui dipendono, sembrano faticare ad uscire dal pantano attuale e ben lontani dal disegnare i contorni del futuro. Per il momento non si è saputo molto di più soprattutto verso quale scelta potrebbe guardare Hyundai alla LMh oppure alla LMDh. Quello che è chiaro è una visione rivolta al medio termine (2025, 2026), pronta ad impegnarsi in una categoria seriamente interessata a guardare al futuro, è quindi improbabile almeno in questo breve arco temporale stiano guardando alla Formula 1, ma tra le opzioni percorribili ci potrebbe essere anche la formula-e. Una scelta tecnicamente percorribile nel medio termine, a livello di immagine rimasta in ombra rispetto alla Formula 1, ma in grado di garantire un discreto ritorno mediatico. In questo momento nessuno è grado di sbilanciarsi ma è chiaro che se Promoter e il dipartimento FIA rally, non si daranno un idea di futuro vero, il problema di che morte morire è già risolto, “seduti su una panchina ad aspettare”.