Una tappa entusiasmante con una sfida a tre sul filo dei secondi tra Ogier, Lappi e Neuville infiamma la Sardegna, ma nella replica di Tula (la lunga) un temporale rende la strada una pista di pattinaggio, ed a pagare il prezzo più alto è Ogier che scivola fuori strada e resta con la vettura in bilico, le redini della gara passano così alle Hyundai di Neuville e Lappi.
Come ieri a fare la differenza è sempre la speciale più lunga della giornata, la Erula Tula, questa volta i chilometri sono appena ventidue ma bastano per dare un doppio scossone alla classifica. Nel passaggio mattutino a fare la differenza è Ogier che ristabilisce le distanze in maniera marcata con Lappi e Neuville che cominciavano a pressarlo sempre più da vicino, una quindicina di secondi che sembra avere dato un chiara svolta alla gara. Nella replica pomeridiana i timori di ritrovare la pioggia si concretizzano dopo la prima speciale, nel secondo passaggio su Su Filigosu le condizioni si complicano, ma a Tula la strada propone fango e acquaplaning in quantità, trasformando la strada in una pista di pattinaggio, dove vengono meno tutti i riferimenti per staccare e accelerare. Ed a pagare dazio come ieri è Ogier che sbaglia un impostazione e si ritrova fuori strada con zero danni, ma la macchina in bilico, senza possibilità di riguadagnare la carreggiata. Un uscita che da via libera alle due Hyundai i20 N Rally1 di Neuville e Lappi. Il finlandese una volta superata la vettura di Ogier alza senza mezzi termini il piede, inutile prendersi dei rischi inutili per battersi con il suo capitano Neuville, non ci sono nemmeno bisogno di consegne alla fine della prova Neuville, che partiva davanti ai due avversari, si ritrova in mano la leadership con una ventina di secondi su Lappi e un minuto e mezzo su Rovanpera. Abbastanza per mettere la parola fine ad una gara se vogliamo persa da Ogier, ma che il pilota Belga non ha mai smesso di andare a cercare, nonostante a volte il suo distacco sia salito ad una mezza minutata. A questo punto è veramente difficile immaginare qualcosa possa interrompere la sua marcia trionfale, anche perché con il problema al turbo in Portogallo che lo ha fatto scivolare da una seconda piazza sicura ad una misera quinta posizione, dovrebbe già avere esaurito la sua dose di sfortuna mensile (visto che dal Portogallo sono passate solamente due settimane). Medaglia di legno per Evans che nonostante un numero importante di disgrazie riesce a precedere la Hyundai di Sordo contenendo almeno il distacco nei punti costruttori.