Il Sardegna non era ancora iniziato e il mercato piloti per il 2024 ha cominciato a fare muovere sulla scacchiera del WRC le prime pedine con piloti e procuratori in prima linea, a cominciare dalla Buag di Jouhki, una campagna che potrebbe segnare un importante inversione su un mercato saldato e al ribasso.
Il WRC in questi ultimi anni ha vissuto in una crescente anomalia che ha bloccato il valore degli ingaggi con una tendenza al ribasso, questo almeno sino allo scoppio della pandemia. Calendari dimezzati, uniti ad un manipolo ristretto di costruttori, con il covid molti contratti sono scesi in maniera importante, alcuni addirittura dimezzati. I primi a muoversi, ed a gettare qualche sasso nello stagno sono stati i due costruttori presenti, ed a approfittarne alzando il primo polverone è stato Timo Jouhki, obbiettivo primario alzare l’ingaggio di Kalle possibilmente restando in Toyota, utilizzando la sponda Hyundai per giocare al rialzo. Senza contare che tra il management Finlandese e Alzenau c’è di mezzo anche Suninen. In questo caso non stiamo parlando di soldi, ma Rovanpera può essere una bella leva nella contrattazione, ed il resto poi spetterà a Teemu in Estonia e Finlandia, dove dovrà dimostrare di valere il podio. Il primo tabu da abbattere è quello degli ingaggi in casa Toyota, che sino ad oggi ha vinto tantissimo ma senza doversi svenare. Tanak, Evans, Rovanpera e Lappi sono arrivati con tanto potenziale ma senza sbocchi da altre parti. L’unica eccezione è stata Ogier, ma con il lupo di Gap le cifre sono state sostanziose ma non certo quelle iperboliche di cui qualcuno ha parlato. Oggi a Jyvaskyla resta da chiarire il punto interrogativo Ogier, e se l’obbiettivo per il futuro restano i due titoli, va detto che Katsuta quest’anno ha lasciato a desiderare, per cui c’è una terza vettura part time o per tutta la stagione scoperta. In Hyundai la situazione è sicuramente più equilibrata con Neuville e un Lappi sempre più consistente, mentre sulla terza vettura se Suninen sarà all’altezza con Sordo potrebbe costituirsi una coppia ideale per spartirsi la terza vettura. In Hyundai oggi però c’è l’incognita Abiteboul, un capo con una posizione molto forte che potrebbe avere carta bianca per fare esplodere il mercato, indipendentemente da quali saranno le scelte per il 2025. Ed a questo punto anche Toyota dovrà uscire allo scoperto.