La prima speciale del Liepaja, ventisette chilometri da mandare giù tutti di un fiato alla media dei 111 chilometri orari, mette in difficoltà tutti i piloti con un polverone che a tratti azzera la visibilità, ed il risultato è una classifica lunghissima che pur rispettando i valori in campo almeno per i primi, premia soprattutto il padrone di casa Sesks.
L’ordine di partenza sulle speciali di Lettonia si sapeva avrebbe fatto una differenza enorme, ma a confondere ulteriormente i tempi ci ha pensato una polvere sospesa che in alcuni tratti di foresta ha azzerato completamente la vista. Così dopo appena ventisette chilometri la classifica è letteralmente esplosa, con il pilota di casa Martin Sesks che sulle sue strade rischia più di tutti, scommettendo in alcune curve solamente sulle sue note e al traguardo mette 16”.4 ad un cagnaccio come Ostberg. Il Norvegese brucia per un secondino un Virves che riesce a tenere un grande passo nonostante le poche gare al volante di una rally2, e si lascia dietro un Paddon che come Mads sfrutta la sua grande esperienza iridata. Il resto del gruppo è uno sparpaglio che vede una decina di concorrenti disseminati tra i ventisei secondi e una minutata, tra questi a 26”.5 c’è l’Estone Linnamae a cui aspettava l’ingrato compito di aprire la strada, ma è stato l’unico a non dovere fare i conti con la polvere. Nonostante il vantaggio di avere massima visibilità rispetto a chi partiva alle sue spalle da un idea di quanto si velocizzi la strada con il passaggio delle auto, un aspetto che nel mondiale in questi ultimi anni ha drogato i risultati di molte gare, e probabilmente anche di qualche campionato. Ma questa volta protagonista assoluta è stata la polvere, davvero troppa e davvero pericolosa, come ha sottolineato Sesks ammettendo che in alcune curve ha impostato la sua linea senza vedere nulla. Rischio e abilità (nel caso di Mads e Hayden) hanno pagato ma correre in simili condizioni è troppo pericoloso, perché si tratta di un rischio gratuito, e con la speciale ancora in corso il secondo passaggio previsto due ore dopo è stato subito cancellato. Una crisi di panico, accentuata dai commenti dei piloti arrabbiatissimi, per cui si è andato a dare un colpo di spugna alla prova senza attendere qualche decina di minuti in più, visto la pioggia ed alcuni acquazzoni che si aggiravano da quelle parti. Una lezione per il Lettonia mondiale che andremo a vedere il prossimo anno; il problema polvere è un elemento che si continua a non mettere mai in conto, ma che in molti casi non è così difficile da prevedere, e magari porvi rimedio con qualche minuto in più tra i concorrenti.