CITROEN C3 REGINA DELL’ASFALTO

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Nel primo round ERC asfalto nelle isole Canarie, Yoann Bonato e la sua Citroen C3 rally2 hanno preso il timone della gara e hanno dominato, confermando la bontà delle evoluzioni asfalto grazie alle quali Rossel è riuscito a firmare la Croazia, ed anche a Roma la C3 Rally2 si dimostra la regina dell’asfalto con Crugnola e Bonato che si lanciano in fuga sino dalle battute iniziali.

La prima bouclé sulle speciali del Roma Capitale, proponeva tre speciali, con gli interminabili trentadue chilometri della Rocca di Cave – Subiaco, un totale di cinquantuno chilometri dove le Citroen C3 rally2 hanno dimostrato che sull’asfalto con l’evoluzione arrivata in primavera sono le auto da battere. Ovviamente in una gara come Roma dove al volante delle vetture dello “chevron” ci sono due cavalli di razza come Crugnola e Bonato, tra i migliori interpreti dei fondi catramati del momento tutto è più facile. Così al ritorno a Fiuggi i due hanno letteralmente fatto esplodere il gruppo, con il varesino davanti al pilota della Savoia di addirittura due manciate di secondi, e Basso e Paddon i primi degli altri con un ritardo da Bonato di due e otto secondi. Mentre tutti gli altri veleggiano già oltre la ventina di secondi, un ritardo pesantissimo che riduce le aspettative alla lotta per le sole posizioni di rincalzo. Una dimostrazione di forza impressionante soprattutto se si considera che la nuova Fabia RS a livello motore è a detta di tutti più performante, rispetto alla Rally2 Evo. Una vettura migliorata un’po’ in tutto, ma diventata meno facile al volante, ed in questi primi sei mesi in molti non sono riusciti a trovare il bandolo della matassa. Una vettura da professionisti, come in un certo senso è sempre stata la Citroen C3 Rally2, una vettura avara di prestazioni per chi non è in grado di guidarla portandola al limite. La dimostrazione di quanto con le rally2 oramai si viaggi al limite fisiologico di quanto concesso dal regolamento tecnico, e quando si dispone di un prodotto di base buono con un lavoro continuo sulle singole gare e qualche piccola evoluzione si possa mantenere un tasso di competitività altissimo. Un compito che gli ingegneri di Versailles hanno svolto meritandosi il massimo dei voti con lode, al contrario sulla terra sino ad oggi hanno lavorato molto meno e senza lo stesso impegno. Non è un caso che Rossel nel WRC abbia faticato tantissimo, come è successo a Ostberg nell’ERC e a Crugnola al Sanmarino nei confronti di Gryazin.  

CLASSIFICA

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