CRUGNOLA VOLA; BASSO NON MOLLA

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Il campione italiano in carica è stato autore di una prima tappa da incorniciare, dove agli avversari non ha concesso nulla, nemmeno un solo piccolo scratch mettendo alle corde i protagonisti dell’ERC, mentre tra i protagonisti CIAR il Giando non molla e nel finale riesce a strappare la piazza d’onore a Bonato.

Nella prima tappa romana Andrea Crugnola non ha sbagliato una sola virgola, una gara presa di petto imponendo subito un passo velocissimo. Il suo feeling con la Citroen C3 è tale che ha tratti ha dato l’impressione di non essere a tutta, ma in realtà la padronanza del suo ritmo gara gli permette di staccare dei tempi che in modalità full-attack, probabilmente migliorerebbero si e no di qualche decimo di secondo. Una tappa di centotre chilometri, in linea con quello che è il chilometraggio classico di una gara tricolore, ma a differenza delle altre prove del CIAR le due speciali di trentadue chilometri hanno letteralmente fatto esplodere il gruppo. Così al service serale Crugnola si è presentato con una ventina di secondi su Basso, mentre il resto della pattuglia dell’italiano assoluto non è pervenuta. Andolfi appena diciassettesimo a quasi due minuti dai primi, paga a caro prezzo una toccatina al posteriore nel primo passaggio sulla lunga, e deve accontentarsi di andare a strappare il gradino basso del CIAR a Giacomo Scattolon. Se è difficile dimenticare la marcia trionfale dello scorso anno a Verona, al due valli, dove il “Cru” è andato a togliersi tutti i sassolini che si erano infilati nelle sue scarpe, in questa tappa è stato addirittura imperiale. Sette speciali e sette scratch, con il bonus dei tre punti della power stage conquistati ieri sera all’ombra del Colosseo. Ma la naturalezza con la quale ha sbaragliato la concorrenza nazionale, è la stessa con la quale ha sgretolato l’intero Euro plotone, con l’eccezione di Bonato autore di un appassionante testa con Basso. Il resto del plotone dei reduci ERC lo troviamo a 54” dove in un fazzoletto di appena due secondi troviamo Mares, Campedelli, Paddon e Mabellini. Brillantissimi i due azzurri, mentre ha qualcosa da recriminare il neo zelandese, sempre in scia a Bonato nelle replica della lunga nel finale tocca il posteriore destra e perde una quindicina di secondi, e si vede riassorbire dal gruppetto scatenato, sul quale aveva il vantaggio di una decina di secondi. Per andare a prendere Crugnola bisognerà confidare in una debacle della sua vettura. La sfida tra Basso e Bonato invece resta apertissima, ma con l’ago della bilancia dalla parte del trevigiano, che finalmente sta trovando il giusto feeling con la sua nuova Skoda Fabia RS, e con fiducia ritrovata sono cresciute determinazione e cattiveria.   

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