Per il momento si tratta solamente di una proposta al vaglio di Pirelli, Promoter e Fia, da presentare al giudizio dei costruttori impegnati nel WRC, ma l’idea di rendere obbligatorio l’utilizzo di almeno due mescole in una gara si sta rafforzando, soprattutto dopo due gare come Estonia e Finlandia dove si sono utilizzate solamente gomme soft.
Per il momento nessuno ha deciso niente, anzi la discussione è appena stata lanciata tra le parti interessate: Pirelli, Fia, costruttori e WRC Promoter. La proposta è quella di rendere obbligatorio l’utilizzo di un set di gomme opzionali, hard oppure soft, a seconda delle circostanze che i differenti rally possono andare a proporre. Una proposta adottata in formula 1 oramai da parecchie stagioni, alla quale qualcuno aveva già guardato, ma nelle ultime gare si è ripresentata sul tavolo, perché in gare come Estonia e Finlandia dove per temperature e condizioni del fondo la scelta è stata a senso unico, la possibilità di adottare differenti strategie diversificando le scelte da parte delle squadre è stata completamente azzerata. Obbligando i team ad utilizzare almeno un set di gomme hard e uno soft in ogni rally del WRC, le gare potrebbero guadagnare interesse e vivacizzarsi, aggiungendo una spolverata di pepe alle sfide tattiche tra piloti e squadre. In alcune gare lo switch dure e morbide è stato effettuato senza imposizioni, per un costruttore di pneumatici sviluppare solamente due mescole significa andare a coprire una fascia molto ampia di condizioni, e questo porta ad avere una gomma che copre un range più ampio, ed una per condizioni limite in soft oppure in hard. La soft Pirelli è quella in grado di coprire un range davvero ampio, perfetta con temperature basse e normali e un fondo levigato, tiene botta anche con temperature alte e fondi rocciosi ovviamente con un maggiore degrado. Mentre la Hard propone durata e prestazioni in condizioni limite: fondi pietrosi e temperature elevatissime, un range più ristretto adatto a coprire condizioni limite che si presentano in gare come Acropoli, Sardegna e Messico. Un mix perfetto per il calendario che propone oggi il WRC dove non ci sono più gare come il Rac, terra con bassissime temperature. In questo momento l’imposizione di utilizzare un set di un’altra mescola non sarebbe certo una rivoluzione, ma in gare come Estonia e Finlandia, e condizioni simili a quest’anno con pioggia e temperature miti, utilizzare un set di hard rappresenterebbe una sfida tattica interessante. Come in formula 1 potrebbe tradursi in un doping sportivo per dare più interesse alla gara, ma tutto sommato non andrebbe a falsare il risultato sportivo come succede con l’ordine di partenza sulla terra.