Il ciclone “Daniel” protagonista delle ricognizioni, ha portato ieri sera alla cancellazione dello shake e ad un accorciamento della power stage, e anche se destinato a spegnersi sarà l’arbitro di questa edizione dell’Acropoli che propone un percorso reso durissimo, ed i concorrenti dovranno anche fare i conti con la scelta delle gomme, complicata dalle poche soft a disposizione.
Il ciclone Mediterraneo “Daniel” secondo gli ultimi dati dei servizi meteorologici ellenici continua la sua traiettoria devastante sulla parte centrale e orientale del paese, e da lunedì quando si è affacciato sulla Grecia, ha riversato milioni di metri cubi di acqua su alcune aree interessate delle prove speciali del rally dell’Acropoli. Su molte speciali, specialmente là dove le pendenze sono più pronunciate, sono comparsi solchi scavati dal deflusso di acque, spesso simili a dei torrenti. Oltre a sassi, rocce e rami trasportati dalla forza dell’acqua, sparsi nelle carreggiate. La superficie di molti tratti di prove speciali è costituita da uno spesso strato di fango; enormi pozzanghere d’acqua ricoprono a tratti tutti le prove. Le strade sono in evoluzione continua e propongono delle prospettive completamente differenti dalle ricognizioni effettuate tra lunedì e mercoledì. Gli equipaggi hanno così una visione errata della reale situazione che si troveranno nel passaggio in gara, ed i piloti hanno quindi chiesto agli organizzatori di fornire loro dei video ogni sera delle speciali che andranno ad affrontare la mattina seguente. Partendo dal presupposto che le precipitazioni andranno ad esaurirsi tra questa notte e domani, le strade andranno a seccare e quindi avendo dei video girati dodici ore prima possono avere indicazioni attendibili di cosa li attende, e di eventuali trabocchetti ed andare così a correggere le note la dove necessità. La regione di Corinto è al momento la meno colpita, ed è quindi probabile la tappa di domani non richieda interventi di manutenzione eccezionali (frane o ponti spazzati via), ed eventuali modifiche del percorso; sicuramente sarà la tappa che proporrà meno disagi. Non mancheranno però fango e pietre e lo svantaggio di aprire la strada dovrebbe azzerarsi completamente. Un altro fattore decisivo sono gli pneumatici, questi sono stati scelti basandosi sulle condizioni estive, ed in base all’esperienza delle due passate edizioni sul campo di gara, le squadre hanno optato per un pacchetto composto in prevalenza dalla mescola dura. Compound inadeguato alle condizioni che andranno a proporre le strade domani e sabato, con fango e temperature contenute. La gestione dell’intero pacchetto sarà un parametro importante per il successo visto che tutti dispongono di 24 hard e solamente 12 soft.