IN M-SPORT SI SBATTONO LE PORTE

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In Finlandia lo stop di Tanak e la sua foto davanti al caminetto di casa pubblicata la sera stessa era un colpo durissimo, una sorta di preludio ad un futuro divorzio, ma in Grecia è andata anche peggio, su tutte e due le Puma sono andate al tappetto le pompe dell’acqua e Luobet già fermo prima di entrare sulla seconda speciale, opta per non ripartire con il super rally.

L’addio di Tanak dopo quanto successo in Estonia e Finlandia, tra il service di Lamia e la passeggiata ateniese si respirava nell’aria, qualcosa a cui è impossibile rimediare come era stato l’anno passato con la Hyundai. Ed anche questa volta la goccia finale è arrivata all’Acropoli, se l’anno passato era stato Tanak ad andare a cercare il litigio con Neuville, pretendendo uno stop in virtù dei punti di un mondiale oramai compromesso. Questa volta non c’è stata la necessità di andare a cercare la rissa, a dare il colpo di grazia ci ha pensato la pompa dell’acqua che ha obbligato Tanak ad un intervento di fortuna nella zona pneumatici, l’operazione gli è costata tre minuti è quaranta secondi di penalità (sedici minuti di ritardo al C.O), assieme ad ogni velleità di classifica. Se prima del via i contorni del divorzio si leggevano tra le righe dei detti e non detti, le sempre più pesanti critiche ai continui stop per problemi di affidabilità spicciola, ed il fatto che sul volto di Tanak non si legge nemmeno un filo di rabbia, ma solamente la volontà di tornare a casa, sanciscono la fine anticipata di un altro rapporto tra l’Estone ed una squadra ufficiale. Dall’Acropoli però ad uscirne con le ossa ancora più rotte è il rapporto tra Loubet e la squadra, il Corso puntava a buon risultato, o quanto meno a battere dei tempi importanti. Invece è riuscito a concludere solamente la speciale spettacolo di Atene, e poi ha dovuto issare subito bandiera bianca per il cedimento della pompa dell’acqua, ed anche se la squadra ha provato a fare pressioni per partire con il super rally, dall’entourage di Pierre Louis è arrivato un no secco, visto che sarebbe dovuto ripartire con un bel cinquanta minuti sul groppone. Se per Tanak la porta aperta potrebbe essere quella della Hyundai, con la quale ci sono già stati dei contatti e la trattativa è in corso, la situazione per il giovane Loubet è decisamente più complicata visto che i sedili liberi scarseggiano per non dire che sono inesistenti. Il fatto che Loubet sia portatore sano di sponsor, più che agevolare le trattative potrebbe complicarle, soprattutto dopo un infinita serie di cedimenti meccanici difficili da giustificare per un team privato, figuriamoci per una squadra ufficiale.    

CLASSIFICA

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