Domani si terrà la riunione della commissione WRC dove il Promotore dovrebbe portare sul tavolo una serie di dossier per il 2024 e oltre, decisamente sensibili, in questi giorni tanti sono stati i sassi gettati nello stagno: calendari, format delle gare, ed indirizzo tecnologico a breve e medio termine, ma i dubbi sono tanti, troppi per credere si sia raggiunto il punto di mediazione.
Il punto sul quale si dovrebbe essere alla stretta finale è il calendario 2024, in teoria il nodo doveva essere sciolto ad inizio settembre, e domani sarà una sorta di dead line per produrre la proposta da mandare al voto del consiglio mondiale di ottobre. Sull’argomento di sassi nello stagno in circa sei mesi ne sono state gettate manciate intere, rilanciate in questi giorni in ottica 2025, come se il venti ventiquattro fosse cosa fatta. In pratica si potrebbe dire che è così perché la bozza è quella da inizio agosto, è quindi evidente che da parte di qualche gara le cose stanno andando avanti a trattativa privata perché il piatto piange, ma mancano le alternative. A saltare agli è un mondiale che si contrae fuori dall’Europa, mentre la serie del vecchio continente propone un gettone esorbitante che ha scremato all’osso la lista dei pretendenti; con tantissime gare degne del campionato anche pensare di proporre la doppia validità in Polonia è una sconfitta senza precedenti. Soprattutto dopo il Catalunya 2022 dove l’esperimento si rilevò fallimentare. L’elemento più preoccupante è la discussione sui format, anche se i riflettori sono dirottati su un ampliamento del service nei remote, a fare tremare i polsi è l’idea di ridurre ulteriormente i percorsi, puntando ad un venerdì a mezzo servizio, con lo shake il mattino poche ore prima della partenza. Un suicidio per la specialità, perché porterebbe a una concentrazione delle gare rendendo le gare eventi sempre più limitati e provinciali. Un’ulteriore contrazione dell’impatto sul territorio, rendendo sempre meno giustificabile l’equazione promozione e delle richieste sempre maggiori, il tutto a fonte del solito falso risparmio proposto dai costruttori. Eventuale riduzione sarebbe un hara kiri anche per il promotore, uno spettacolo sempre più ridotto diminuirebbe appetibilità e probabilmente i numeri degli abbonamenti. Ed in questo momento tra WRX, ERC e WRC a tenere in piedi il giochino dedicato ai fans è solamente il mondiale. Il punto dei futuri regolamenti tecnici secondo indiscrezioni dovrebbe avere visto le parti trovare un compromesso verso una riconferma di Compact Dynamics come fornitore unico, in termini pratici l’ufficializzazione dei due anni di proroga. Dietro alle quinte però qualcuno continua a manifestare dei malumori e questo potrebbe causare ulteriori slittamenti, o qualche sorpresa last minute.