La kermesse di San Marino si conclude nel pomeriggio di una domenica quasi estiva, dopo quattro lunghe giornate splendide che hanno favorito un imponente afflusso di pubblico. Il vero mattatore dell’evento nel bene e nel male, ma in una kermesse dove i tempi sono solamente un parte del gioco a godersi la pedana finale sono stati Musti, Cairoli e Pedersoli.
Come da premessa il pubblico, quelle delle grandi occasioni è stato il primo protagonista, dell’evento. Ma non sono stati da meno tutti i concorrenti, dallo show delle Legend Star a quello della pattuglia degli altri, tutti quei concorrenti nelle tre classifiche del Rally Legend: Classic, Historic e WRC 2023, che al cronometro non ci hanno mai guardato, paghi di avere un posto in prima fila in un grande evento dove la gara è un di più. Tra le vetture moderne della gara denominata WRC 2023 a fare la parte del leone è stata la Citroen C3 WRC Plus di Luca Pedersoli, scattato per primo dai blocchi di partenza ha capitalizzato tutta la cavalleria del sua plus, per mettere alle corde la Skoda Fabia Rally2 Evo dello svizzero Carrons. Gradino basso del podio per Mirko Puricelli un altro pilota della pattuglia elvetica al volante della Citroen DS3 WRC, la WRC millesei della dinastia dello “chevron”. Tra le vetture della gara riservata alle Classic, le generazioni a cavallo del cambio di millennio a vincere è stata la Subaru Impreza di Tony Cairoli, autore di un appassionante testa a testa con l’argentino Marcos Ligato, anche lui al volante di una Subaru Impreza. I due se le sono date di santa ragione in tutte e tre le giornate di gara, ed alla fine il pluricampione del motocross mondiale è riuscito ad avere la meglio sul campione Argentino per una decina di secondi. Anche il conto degli scratch testimonia l’equilibrio tra i due con sei vittorie parziali per l’italiano e cinque per Ligato. L’unico ad inserirsi, almeno nella lotta per i successi parziali è stato Gustavo Trelles, anche lui al volante di una Subaru Impreza. L’Uruguaiano terzo al traguardo finale non è mai riuscito ad inserirsi nella lotta di testa ed alla fine ha pagato una minutata e venti secondi alle due lepri. Tra le Historic a vincere è stata la Porsche 911 Carrera RS 3.0 del neo campione italiano Matteo Musti, padrone delle situazione nonostante la Carrera gemella di Simone Brusori non abbia mai mollato la pressione, ed al traguardo gli ha ceduto solamente una trentina di secondi. Il gradino basso del podio lo ha conquistato la Talbot Sunbeam Lotus del sanmarinese Stefano Rosati, autore di un ottima gara dove ha tenuto bene testa alle Porsche da sempre regine tra le storiche.