UCCI VINCE IL MARCHE

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Paolino Andreucci firma il suo terzo successo sulle speciali delle colline di Cingoli, ed approfittando dell’assenza di Gryazin, ottiene il suo secondo successo stagionale targato CIRT e da uno strattone alla classifica del campionato, alle sue spalle un Tommaso Ciuffi finalmente incisivo.

Il pilota Garfagnino sugli sterrati del rally delle Marche va a prendersi un successo molto importante, il secondo nella sua stagione CIRT venti ventitré, abbastanza per ridare fiato alle sue speranze di confermarsi campione terra, che dopo la tripletta di Gryazin sembravano ridotte al lumicino. L’assenza del pilota russo, però non ha certo spalancato le porte di un autostrada verso il successo, visto un Battistolli falloso ma mai domo, ed un Tommaso Ciuffi che finalmente è tornato a mordere. Dodici speciali tendenzialmente corte, almeno sul conto dei successi parziali mettono in evidenza una certa superiorità di Paolo Andreucci, che con i suoi sette scratch stacca Ciuffi e Battistolli fermi rispettivamente a quattro e due successi parziali. Il giovane Vicentino vincitore nella passata edizione, sapeva di avere un importante occasione per vincere nell’ordine di partenza della prima bouclé, ma la pioggia notturna ha reso pesante il fondo attutendo lo svantaggio dell’inossidabile Ucci. Alby parte a tutta come da copione, ma si ribalta subito e nonostante si ritrovi con le quattro ruote a terra e non si ferma in speciale, a fine prova paga solo dieci secondi, presentandosi al primo service in terza posizione dopo avere saltato nella prima bouclé ben otto vetture. Mentre il resto del gruppo si sgrana e perde contatto i tre continuano a darsele di santa ragione, ed anche se quei pesantissimi dieci secondi pagati da Battistolli sono difficilissimi da recuperare, a metà gara il vicentino mette nel mirino Ciuffi, ma a quel punto inciampa in un nuovo ribaltone e questa vola è costretto ad issare bandiera bianca. Ma la sorpresa è proprio Tommaso, che dopo avere concesso qualche secondo ad Andreucci reagisce alla grande e gli resta in scia concludendo la sua gara con un ritardo di appena otto secondi. Terza la Hyundai by GB Motors, con un Dalmazzini in forma splendida, nella bouclé conclusiva visto l’impossibilità di riagganciare i primi due passa in controllo, ma rimedia una penalità ad un CO di venti secondi e si ritrova nel finale con il fiato sul collo di Grossi. Ma la reazione è imperiale e con un bello scratch sull’ultima speciale stronca le velleità del figlio d’arte, autore di un bel crescendo dove nel finale piega Enrico Oldrati.

CLASSIFICA

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