Le chiacchiere attorno al WRC dal Portogallo e subito a ruota dal Sardegna hanno visto fioccare proposte di squadre e piloti su un mondiale che deve ritrovare la giusta balance tra budget e promozione. Ma dalle indiscrezioni del WRC Promoter per voce di Peter Thul si lavora in due direzioni: compattamento degli eventi e un nuovo sistema di punteggio domenicale.
Uno dei principali nodi da sciogliere per il futuro a breve del mondiale sono i format delle gare, sui quali si è discusso molto sino ad agosto, ma dalle riunioni pre Acropoli e dall’incontro della commissione rally (tenutasi prima del Cile) non si è più trapelato nulla. A sbilanciarsi e dare qualche indicazione dall’interno è il promotore per voce di Peter Thul “Una linea di lavoro è quella di ridurre il chilometraggio complessivo a duecentocinquanta chilometri, per riuscire a dare maggiore compattezza agli eventi, concentrandoli sui tre giorni del fine settimana. Un format più compatto, ma allo stesso tempo più denso nel programma. Questo però non sarà un format obbligato, gare ricche di fascino e storia come Acropoli, Safari e Montecarlo potranno disegnare il loro percorsi come quelli di sempre, restando nel limite dei trecentocinquanta chilometri. Il secondo punto sul quale stiamo lavorando è un differente sistema di attribuzione dei punti, in particolare nella frazione domenicale, per incrementare, azione e spettacolo, riducendo quelle situazioni di stallo dove si viaggia ad una velocità di crociera per risparmiare le gomme.”
Ridurre e compattare non rischia di togliere qualcosa all’evento, un esempio può essere il Legend dove ti sei seduto al fianco di Gryazin, trattandosi di una kermesse i chilometri sono pochi, ma gli eventi sono spalmati su quattro giornate dal giovedì sera alla domenica pomeriggio. “No al contrario penso che lo spettacolo ci guadagni. Il venerdì mattino si parte con lo shakedown, ed il pomeriggio inizia la gara vera; il sabato andrà a proporre una giornata bella piena e la domenica a grandi linee proporrà un programma sulla falsariga di quello attuale. Una tre giorni full-immersion di rally, molto compatta, con molta azione, concentrata e non diluita. Alle gare però lasceremo la possibilità di adottare il format più idoneo alle loro necessità, quindi nessuno deve sentirsi obbligato. Il format più compatto negli anni della pandemia è stato utilizzato in alcune gare, vedi Turkey 2020 e Arctic 2021, degli ottimi eventi sotto il profilo sportivo.”
Un indirizzo che lascia una porta aperta, per evitare di andare ad uno scontro con alcuni organizzatori che non hanno mai nascosto i loro malumori, ma a quanto pare la Lettonia in questi giorni ha proposto una prima bozza della sua new entry Rally Latvia WRC 2024, con il format già condensato.