Strade in altitudine che si arrampicano fino a quasi 2800 metri, tante speciali lunghe oltre 40 km e poche assistenze. E’ il menu della terza prova del Campionato del mondo, il Rally del Messico che inizia giovedì 5 marzo.
Sarà una gara difficile, con un mix di prove speciali impegnative e sezioni maratona. Conterà non sbagliare. Il rally partirà giovedì sera alle 19 ore locali quandi da noi, visto che il Messico è 7 ore indietro rispetto all’Italia, saranno le 2 di venerdì mattina.
Il programma della prima serata prevede due prove spettacolo, il classico tratto cittadino nelle gallerie di Guanajuato e la super speciale in autodromo, cinque km e mezzo in tutto. Venerdì si inizia a fare sul serio. Tre PS “vere” – Los Mexicanos (9,91km), la “verticale” di El Chocolate (44,13km) e Las Minas (15,54km) – compongono il programma di ognuna delle due sezioni di giornata, concluse in mattinata da una nuova prova spettacolo nella cittadina di Leon e al pomeriggio dalla ripetizione della super speciale in autodromo.
Sabato fa paura. Ibarilla (30,27km), Otates (42,90km) e El Brinco (8,25km in diretta TV nel primo passaggio) sono il piatto forte delle due sezioni, concluse ancora rispettivamente dalla PS di Leon e da quella in autodromo. In tutto, le due sezioni saranno rispettivamente da 83 e da 86 km di speciali, senza cambi intermedi di gomme. Non da meno la decisiva tappa di domenica. Si parte con la PS19 Guanajuatito di ben 55,82km (parte alle 16.53 italiane), seguita da Derramadero (11,59km) e il terzo passaggio sulla El Brinco come power stage. Oltre 75 km senza assistenza, con un passaggio dal parco solo per dare una sciacquata alle auto prima della pedana d’arrivo.