Sulle strade amiche del rally Brunello Lorenzo Bertelli firma il suo primo successo assoluto al volante della Yaris GR Rally1, un pieno di spettacolo e quando le strade si sono asciugate stabilizzando il grip ha preso il volo anche in classifica, lasciando per strada un Battistolli che sino a metà gara è riuscito a stare francobollato sugli scarichi della Toyota.
Lo spettacolo offerto sugli sterrati delle crete Senesi dalla Yaris GR Rally1 è qualcosa di impagabile, la potenza che sprigiona il suo propulsore assecondato dal supplemento ibrido, ha fatto divertire soprattutto Lorenzo perché anche senza forzare il ritmo la vettura risponde sempre presente. Nelle condizioni di terra bagnata e pesante di venerdì e sabato mattina, Bertelli non si è assunto rischio alcuno, senza curarsi della classifica o di un Battistolli in marcatura strettissima. La ruggine da togliere era tanta, quattro gare mondiali in quattro anni, su una vettura come la Rally1 dove ha corso solamente in Nuova Zelanda l’anno passato e in Svezia quest’anno, sono pochino per riuscire ad esprimersi non al meglio ma in maniera onorevole. In un sabato senza nuvole, con un sole tiepido le strade si sono asciugate rapidamente, e tanto è bastato per togliersi il fiato su collo di Battistolli. I tempi sono venuti in maniera quasi naturale, senza andarli a cercare, perché non ha mai dato l’impressione di avere portato la Yaris al gancio, a cambiare visivamente è stata però la sua azione con linee molto più fluide, effetto di un grip uniforme, senza i continui cambi di aderenza di inizio gara. Secondo un grandissimo Alberto Battistolli, sin dai primi metri ha messo subito nel mirino il leader della gara, e la lotta già persa in partenza tra Davide e Golia (la Skoda Fabia RS e la Toyota Yaris rally1) è sembrata rigenerarlo. Qualche piccola sbavatura, ma nel complesso è riuscito a tenere un passo davvero importante, e firmare due scratch in faccia ad una rally1 è tanta roba. Una foratura sulla Cosona gli è costata una manciata di secondi, ma senza condizionarlo più di tanto visto che poi ha ripreso a stare sugli scarichi a Bertelli. Con una quarantina di secondi sul terzo della generale, nelle ultime prove avrebbe potuto tirare completamente i remi in barca, ed invece ha continuato con il suo passo. Vuoi il confronto non alla pari, dove non aveva niente da perdere, a tratti si è rivisto il miglior Battistolli quello che da un anno a questa parte non abbiamo più rivisto. Gradino basso del podio per Emanuele Dati, autore di un bel braccio di ferro nelle prime speciali con Papadimitriou, e quando il greco ha dovuto issare bandiera bianca per problemi tecnici, ha mantenuto in maniera autorevole la sua posizione. Alle sue spalle un Oldrati che si deve accontentare di tenere dietro il veronese Hoelblig alla fine di un bel duello sul filo dei secondi.