Nello show finale casalingo dei campioni targati Toyota, allo shake down Thierry Neuville lascia sfogare i quattro moschettieri con le loro Yaris, ed alla fine dei tre passaggi obbligatori si ritrovano in un fazzoletto di appena tre decimi, ma il Belga mette sul piatto un quarto passaggio e molla un secondo e mezzo a tutti, lanciando un chiaro messaggio.
Il rally Japan, con tutti i titoli oramai assegnati dal punto di vista del campionato si è presentato privo di significati sportivi stuzzicanti, se non per una sfida alla palma di vice campione del mondo tra Evans e Neuville. Ma la battaglia per il successo scratch sembra avere trovato ancora più protagonisti, liberi da pressioni di campionato aggiungere un successo iridato al proprio palmares sembra fare gola a tutti. In Toyota nella gara di casa non è ancora chiaro se sarà una festa oppure un derby fratricida, ed alla fine dello shake trovare i quattro alfieri Toyota racchiusi in un fazzoletto di soli tre decimi, la dice lunga sul fatto che nessuno sia disposto a fare sconti a nessuno. Sul versante Hyundai, anche in questa occasione, Neuville non ha perso l’occasione per mostrare i muscoli e fare capire a tutti che vuole andare a bissare il successo appena ottenuto sugli asfalti del Central Europe. Con tre round veloci Thierry si ritrova alla fine dei passaggi da regolamento dietro alle Yaris, ma a quel punto è l’unico tra i big a scendere ancora una volta in speciale e questa volta fa esplodere i cronometri e si prende lo scratch rifilando 1”.4 al secondo (Elfyn Evans). Una prova muscolare che su uno shake di due chilometri e sette, mette in chiaro le sue intenzioni da una parte e dall’altra il potenziale della sua Hyundai. Tattica contraria per il suo futuro compagno di squadra, Ott Tanak, ultimo alla fine dello shake tra le rally1. Con due prestazioni in linea con quelle di Neuville, preferisce non andare a cercare il tempo e giocare la sua partita a carte coperte, gli asfalti Giapponesi non sono quelli preferiti dall’Estone, ma non sono certamente paragonabili alle strade bagnate, viscide e sporche della gara di Passau dove non è mai riuscito ad entrare nel vivo della gara. Shake per ritrovare la confidenza con le loro Rally1 per Sordo e Fourmaux; Dani si è accontentato di un giro supplementare, mentre il francese ne ha fatti giustamente altri tre, entrambi hanno fermato i cronometri sullo stesso tempo, performance in linea con il resto del gruppone.