Il pilota francese alla fine è riuscito a trovare un intesa con la M-Sport, ed ha prevalso l’opinione di sir Malcom Wilson, mentre in Hyundai tramontata l’ipotesi di potere contare nei round asfalto sui servigi dell’asfaltista francese sono passati alla carica con Mikkelsen per la virtuale staffetta con Lappi.
Dire che nel WRC non è cambiato nulla rispetto alle passate stagioni, è quanto di più sbagliato o meglio significa non volere guardare in faccia l’evidenza, quella di un WRC con pochi costruttori ma ancora meno piloti. Solamente qualche anno indietro in M-Sport quando si era in bilico sino all’ultimo per confermare l’iscrizione della squadra nel mondiale, per i piloti a volte si andava anche a gennaio, anche quando rispondevano al nome di Evans, ed avevano già vinto delle gare mondiali. Questa volta con la penuria di piloti di questo particolare momento, e le particolari esigenze della squadra britannica bravi ma a costo zero, meglio se con valigia, a Cockermouth hanno gettato via la margherita e si sono dati una mossa con Fourmaux. La paura di perderlo dopo gli abboccamenti con Abiteboul sono state un accelerante incredibile e così l’accordo è arrivato già ai primi di dicembre. La carta a sorpresa l’ha però giocata Abiteboul, dopo essersi garantito i servigi di Tanak e potere contare su una formazione a due punte, per il secondo part-time da mandare in alternanza con Lappi ha optato per la solidità di Mikkelsen. Una sorta di contraltare all’esplosività di Lappi che in questa stagione è riuscito a trovare subito i tempi, ma ha commesso troppi errori, buttando al vento podi e punti WRC pesanti. Una scelta che mette fuori gioco un Suninen di cui non si è più sentito parlare. In M-Sport invece ha preso corpo una trattativa con Emil Lindholm, per una seconda vettura che potrebbe essere a tempo pieno ma anche part-time in coabitazione con l’asfaltista Munster.