Oramai da qualche tempo il team di Alzenau è nel mirino di critiche gratuite, con l’arrivo di Mikkelsen queste si sono riaccese con da una parte i detrattori di Neuville che puntano il dito sul norvegese reo di essere stato ingaggiato in virtù della sua amicizia con Thierry, mentre dal management di Suninen l’accusa è di una squadra senza futuro perché non guarda ai giovani.
La paura inizialmente era quella di essere di fronte ad una squadra vicina a chiudere i battenti, e forse qualche dubbio c’è stato quando si è deciso di investire sul programma Rally1 Hybrid, visti i tempi lunghi con la quale era arrivata la decisione finale dalla Corea. A quel punto però è stato fissato un impegno triennale, ed i due anni di proroga anche se spesso vengono messi in dubbio rappresentano un costo gestionale su un investimento già ammortizzato, ed a meno di terremoti rinunciarvi è una cosa che va contro ogni logica. Ma torniamo all’attualità, ed alle accuse innescate dall’arrivo di Mikkelsen di una squadra che non pensa ai giovani. Se dal versante Buag (management Suninen) è comprensibile la critica, visto l’interesse diretto (come era stato a fine 2002 con il ben servito a Solberg), dall’altra parte l’impressione è che detrattori o meno si voglia andare a trovare una chiave di lettura pessimistica. L’obbiettivo di Abiteboul era quello di dare più solidità alla terza vettura part-time, in particolare sull’asfalto. Il Central European è stata una prova di esame dove Suninen non ha brillato, e probabilmente dopo lo scivolone cileno si è giocato definitivamente il 2024 in rally1. Alzenau nel mirino a quel punto ha messo il giovane Fourmaux, ma tra un part-time ridotto, ed una stagione full la scelta del francese è stata quella di restare in M-Sport. A quel punto il panorama non offriva molto in grado di dare anche solidità, inoltre con i suoi trentaquattro anni Andreas non è certamente vecchio. Dalla sua ha un grande bagaglio di esperienza da collaudatore ed in Volkswagen, dove aveva lavorato a lungo sullo sviluppo con Demaison, figura ideale per sviluppare e tentare l’assalto al WRC2, dove Suninen ha faticato a dare stabilità alle sue prestazioni. Buttare nella mischia per i punti costruttori Lindholm, senza alcuna esperienza è un rischio che una squadra che punta al mondiale non si può permettere. Indipendentemente se Emil è riuscito a trovare una valigia per correre in M-Sport, in molti si sono dimenticati che Abiteboul lo ha strappato a stagione in corso alla Skoda, alla faccia di una squadra che non guarda ai giovani. Sulla piazza in questo momento non c’è molto di più, l’unico potrebbe essere Oliver, ma ricucire lo strappo in così poco tempo non è facile soprattutto da parte di Solberg.