Dopo l’affollatissima presentazione a inizio dicembre, il libro sul rallysmo cuneese scritto da Luca Pazielli, intitolato “Quelli che….il Colle del Mulo”, è stato richiestissimo anche sotto le festività natalizie per un regalo assolutamente originale, con tantissimi ammi di rally condensati in una raccolta di racconti e aneddoti gustosissima.
Il titolo ai più giovani, ed in particolare a chi vive lontano dalla provincia Granda, può non dire molto, perché stiamo parlando della prova speciale del Colle del Mulo, strada leggenda degli anni d’oro. Un passo che il tempo non ha cambiato e con i suoi strapiombi è stata lasciata da parte quando le velocità hanno cominciato ad impennarsi. “Quelli che….il Colle del Mulo”, è un libro di racconti che raccoglie testimonianze, storie e aneddoti dai primi anni sessanta sino ai giorni nostri, qualcosa di assolutamente unico e particolare. Un viaggio di duecentocinquanta pagine firmate da Luca Pazielli, uno dei volti giornalistici del panorama motoristico nazionale più conosciuto e longevo. Un centinaio di storie di piloti, navigatori, giornalisti e addetti ai lavori che vanno a sfogliare le pagine del quaderno della storia del Cuneese, terra rallysticamente al confine tra Piemonte e Liguria. Gare che sono riuscite a ritagliarsi un ruolo nazionale a cominciare dal primo rally svolto in provincia, la Ruota d’Oro, seguita dall’indimenticato 100.000 Trabucchi, a cui ha fatto da spalla per qualche anno il rally di San Giacomo di Roburent. Eredità raccolta dal rally di Limone, poi dal Val Varaita, sino ad arrivare al rally di Alba Regione Piemonte, una delle sette tappe del campionato italiano assoluto degli anni venti. Tra i piloti targati CN in cima alla lista, con i suoi sei titoli tricolori e i due continentali, troviamo Dario Cerrato. La storia della Granda vanta altri due titoli quello di Piergiorgio Deila (vincitore del titolo italiano 1992) e del cuneese di adozione Mauro Pregliasco (vincitore del titolo italiano 1977). Ultimo protagonista in ordine di tempo sulla scena internazionale il gentleman saluzzese Enrico Brazzoli che ha conquistato il titolo WRC3 nel 2018, e la Coppa FIA RGT l’anno seguente, oltre a due titoli europei storici. Parte del ricavato dalla vendita è destinato in beneficenza a residenze per anziani delle vallate che sono state scenario delle gare, e la prima donazione è già stata devoluta alla casa Vittoria di San Pietro di Monterosso.