LA POLITICA TOYOTA IN RALLY2

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Al Montecarlo mancano appena 3 giorni e gli occhi di molti giovedì sera e venerdì saranno tutti per la debuttante Toyota GR Yaris Rally2, una vettura tutta da scoprire che si confronterà per la prima volta con le concorrenti. A sollevare più di un punto interrogativo sulla GR Yaris Rally2 è però la politica commerciale e dei programmi in contrasto con gli annunci iniziali.

Oggi iniziano le ricognizioni del Montecarlo, ed oramai le carte di Toyota su piloti e squadre presenti nel WRC2 sono state calate e ora si conoscono anche i nomi presenti allo Sweden. A fine novembre Latvala aveva annunciato che nel WRC2 non sarebbe stata schierata una squadra ufficiale. Dagli annunci però si lasciava intendere che buona parte degli esemplari, venduti nel 2024, sarebbero stati destinati a programmi internazionali e nazionali di punta. In realtà al Montecarlo le due presenze che hanno un chiaro perché sono quelle di Lefebvre e Pajari, il francese anche se al momento non ha uno straccio di programma, sulle strade del Monte ha una buona esperienza, ed è l’unico dei quattro a potere puntare al successo. Pajari è il giovane messo nel mirino dalla squadra ufficiale, quindi è sacrosanta la sua presenza, e visto l’obbiettivo WRC2 non avere inserito la gara del principato tra le sette dichiarate è stata una scelta saggia. Comprensibile la presenza di Jan Solans, sulla vettura di Teo Martin, una delle prime strutture ad annunciare un impegno nazionale, non avendo però mai corso il Montecarlo è difficile immaginare Solans possa puntare al successo. Presenza a titolo puramente pubblicitario quella di Bryan Bouffier, a parte i quarantacinque anni il vincitore del Monte 2011 è al palo oramai da quattro anni e non può certo nutrire ambizioni. Una formazione senza infamia ne lode, ma non all’altezza di una Toyota che porta al debutto la sua rally2, con una sola punta in grado di andare all’assalto del primato. Punti interrogativi li hanno sollevati anche Burton Racing, un micro team autore di un salto di categoria in un solo mese, per non parlare della ERace WRT francese nata per gestire le Toyota che Jean-Michel Raoux ha portato in Francia. Decisamente più solida la formazione spagnola e soprattutto la Finlandese Printsport Racing, squadra piccolina ma qualitativamente sempre al top. Scelte che lasciano perplessi, soprattutto quelle francofone dove non è chiaro se siano state create a doc per le Yaris, o siano un paravento per squadre che hanno preferito non sbilanciarsi. In Svezia le Yaris al via saranno ben sette, ma si tratta di una formazione ad una sola punta, quel Sami Pajari che l’anno passato ha tenuto testa a Solberg e Veiby. Mentre Korhonen, Linnamae e Heikkila sono ottime seconde linee, ma difficilmente in grado di attaccare il primato. Una politica che non sembra così differente da quella di Mlada, anche se nel WRC2 i Cechi sembrano ben più attenti ad avere una line-up con due o tre top driver.

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