In una gara quasi completamente asciutta sulla prima placca di ghiaccio vera, una buona metà del plotone ci casca tutta, Tanak e soprattutto Katsuta compromettono la loro classifica, mentre si salva Neuville e Munster se la cava con qualche manciata di secondi. In testa Evans non sbaglia e resiste agli attacchi di Neuville e Ogier che firmano tutti i parziali di giornata.
Le temperature più fresche del mattino e qualche ritocchino ai set-up, hanno stabilizzato il surriscaldamento della gomma soft, messa in difficoltà dalle anomale temperature di questo fine settimana. Questa mattina oltre alle porzioni umide è arrivato anche il ghiaccio, poche centinaia di metri e in salita, ma questo non è bastato a limitare i danni. Vuoi i ricognitori più impegnati a segnalare lo sporco che hanno preso sottogamba il pericolo. Oppure gli stessi piloti che con queste condizioni più favorevoli tendono a dimenticare la pericolosità di quei rarissimi passaggi a zero aderenza, sta di fatto che su otto vetture ci sono caduti in quattro. Se Neuville è riuscito a cavarsela con un paio di correzioni e un piccolo spavento, Tanak ha messo le ruote anteriori fuori e nonostante la compagnia della spinta ha perso una mezza minutata che lo ha tagliato fuori dalla lotta di testa. A uscirne con le ossa completamente rotte è stato Katsuta che si inneva, e perde cinque minuti perché non si fida della compagnia della spinta e confonde le idee a tutti, con delle indicazioni che gli costano un sacco di tempo. Scivola nella neve anche Munster, ma come Tanak se la cava con una mezza minutata che non compromette più di tanto una classifica da bravo apprendista. Davanti Evans tiene alto il passo, ma rispetto a ieri notte ci mette un pizzico di prudenza in più, priorità non commettere errori, tanto non è lui a dovere cercare gli avversari ma il contrario. La gara è lunga ma con i ritmi odierni anche un piccolo errore può compromettere tutto. Il Belga vince tre delle sei speciali odierne, e le altre le mette in carniere Ogier, monsieur Montecarlo però a fine giornata si porta cinque secondi scarsi da Evans, mettendolo chiaramente nel mirino. Una corsa maledettamente calcolata perché la bellezza di 15”.3 li ha recuperati nei due passaggi sull’ultima speciale della bouclé odierna. Soprattutto nel primo passaggio del mattino quando molla a tutti undici secondi (su diciotto chilometri di speciale), lima tutto quello che si può limare soprattutto nei tagli; calcolato perché tenere quel passo in vista del parco assistenza, significa pensare a limitare i danni in caso arrivi una foratura o qualche toccata. Neuville terzo paga a Elfyn sedici secondi, e nonostante tutto tiene entrambe le Yaris nel mirino.