Il pilota Varesino ha festeggiato i suoi sessantotto anni con il casco in testa, e lo ha fatto alla grande tornando a firmare il successo nella WRC Master Cup, interrompendo il digiuno di un 2023 avaro di soddisfazioni. Un successo cristallino ottenuto mettendo gli avversari all’angolo dai primi metri di gara al traguardo finale.
Diciassettesimo assoluto e primo degli Italiani, l’inossidabile Mauro Miele, sempre in coppia con Luca Beltrame alle note, è tornato a portare il tricolore più in alto di tutti sulla pedana di arrivo della classica del Principato di Monaco. L’inizio è stato abbastanza tribolato soprattutto nelle prime due speciali by night, una sbavatura gli fa abbassare il ritmo, ed il giorno dopo un pneumatico stallonato lo rallenta nuovamente. Ma problemini a parte non c’è mai stata storia, su diciassette prove speciali Miele non ha lasciato un solo scratch ai suoi avversari. Dopo le difficoltà iniziali, soprattutto nella prima speciale, ha letteralmente preso il volo, mandando i suoi avversari diretti nella WRC Master Cup ripetutamente al tappeto. Alla fine della tappa del venerdì poteva già contare su quattro minutate di vantaggio sulla Fiesta Rally2 dell’irlandese Eamonn Boland, ed un minuto in più sulla Volkswagen Polo R5 di Jourdan Serderidis. Nelle due tappe successive ha tenuto un passo buono e regolare, senza andare a cercare quelli che in generale lo precedevano, ma nemmeno limitandosi a giocare solamente in marcatura sui suoi avversari diretti nella Master Cup. Boland secondo alla fine della gara, brucia per una quarantina secondi Serderidis terzo, entrambi però non sono mai riusciti ad avvicinare il ritmo gara di Miele. Una prima stagionale molto positiva, iniziata con il bis del successo ottenuto nel 2022, quello che allora è stato il trampolino di lancio di una stagione trionfale terminata conquistando il titolo Master (introdotto quell’anno). Al via tra i Master di casa Italia c’era anche l’equipaggio Maurizio Chiarani, Flavio Zanella, autore di una gara regolare; occupata sin dalle battute iniziali la quarta posizione, l’ha difesa tenacemente sino alla pedana finale di Montecarlo.