Il gruppo di lavoro della FIA sul WRC dopo avere consultato promotore, addetti ai lavori e costruttori sulla strada per il futuro che dovrà prendere il mondiale, ha raccolto tante idee ma ben confuse. O meglio esclusivamente legate ad una visione del proprio piccolo interesse, una situazione paradossale che ha indotto la FIA a lanciare un sondaggio aperto a tutti.
Il WRC è entrato in una sorta di tunnel incapace di trovare una mediazione tra tutte le parti in causa per individuare un cammino verso il futuro della disciplina, da quello tecnico a quello sportivo, con idee che vengono messe sul tavolo delle discussioni e criticate il giorno dopo dagli stessi che le hanno proposte. Una situazione che ha messo in imbarazzo anche il gruppo di lavoro presieduto da Robert Reid, abbastanza da indurli a fare una mossa fuori dagli schemi. Commissionare un sondaggio aperto a tutti, per avere un’opinione di tendenza generale; un parere non vincolante, visto che non si tratta di una votazione. Un importante elemento in più da andare a sommare al dossier che il gruppo di lavoro deve portare sul tavolo del consiglio mondiale, proposte e decisioni da troppo tempo rinviate. Se vogliamo una mossa rivoluzionaria che permette a tutti di dare la propria opinione, quello che sempre più spesso si richiede a gran voce una gestione più ampia e trasparente. Ma soprattutto ritorna ad affermare la dignità e l’importanza del pubblico, dopo anni di caccia allo spettatore che in alcune gare hanno allontanato molti fans.